La cantina appena sotto la vita, 2016
Giacomo Marighelli propone questo suo Lp, in uscita il 21 settembre.
L’iniziale “Avrei voluto masticare il tuo cuore” è un’aspra ballad, dal sapore crudo, lungo i percorsi esistenziali dell’affezione amorosa.
Il brano successivo “Sei tu quella che aspettavo da tempo?” è un’altra piccola cavalcata, piena di metafore sul desiderio. “D’amore si vive” è una struggente track, anche questa basata su un leitmotiv acustico, che è corroborato da una chitarra elettrica. “Mentre tu mi cerchi” è un flashback su un passato in cui è un’altra volta l’affetto a predominare. “Le cose cambiano” è un affresco doloroso e patito su una relazione vissuta intensamente. “L’angelo dalle mani di tela” mischia la voce di Marighelli con quella di un bambino, che dipinge una vita ancora sofferente.
“Il grillo che fischia” cova una caratterizzazione testuale bucolica mischiata con un esistenzialismo sofferto, fattore che può essere notato anche in alcune canzoni precedenti. “In solitudine” è un’arringa viscerale su un sentimento che toglie fiato. “Il dio Denaro” è un’altra ballad più ariosa rispetto alle altre.
“Il cerchio della vita” ritorna sul tema della liberazione individuale, tanto auspicata quanto travagliata. La finale “La ragazza invisibile” è l’inevitabile ritratto di un’esperienza che non trova redenzione nelle umane e facili appetenze.
Giandomenico Morabito