“HAI PIÙ DI UN’OMBRA”, STALKER

hai-piu-di-unombra01_musicaintornoMassive Arts, 2016

Gli Stalker si formano nel 2009, distinguendosi per i loro live act ed è di quest’anno il primo full lenght.

“Stalker (Hai più di un’ombra)” apre l’album, facendo leva su un buon riffaggio chitarristico rock, credibilmente duro.

La seconda canzone Latente conferma la buona cifra compositiva della band anche a livello testuale.

Sia nella precedente “Stalker” che in questo secondo brano un Io confuso ed insoddisfatto è descritto in maniera non banale, comunque non difficilmente comprensibile.

In Seduzione incontrollata si è ancora su godibili territori rock di facile presa. Quindi nella successiva Velenosa possiamo sottolineare la preminenza del cantante Fede, che è fondamentale per fornire un quadro stilistico del gruppo, canzone dopo canzone. In Porno ci piace rimarcare la formula musicale dei due chitarristi Bicio e Simo, indiscutibili protagonisti di questa proposta rock, che però non ci affascina definire stoner.

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La susseguente Io… non mi diverto continua sul leitmotiv che vi abbiamo descritto, dandoci l’occasione per lodare la buona sezione ritmica di Rama (basso) e Tato (batteria). Delirium è una dignitosa track strumentale, seguita dal pezzo Quasi come se, che vogliamo segnalare per la sua relativa orecchiabilità di pregevole impatto. Cantilena è un’altra canzone che si snoda sui sentieri stilistici già noti, così come la penultima Amarcord. La finale Viceversa è l’ulteriore freccia nell’arco degli Stalker, di cui vorremmo valutare la bontà dal vivo.

Buona la prima!

 

Giandomenico Morabito

 

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