ELECTRIC DÉJÀ-VU, I PUNKREAS ALL’INSEGNA DI UNA GIOIA INOSSIDABILE

Di Giandomenico Morabito

Continuerà fino a tutto agosto il Summer tour che sancisce il ritorno elettrizzante dei Punkreas nella scena alternativa nazionale. On stage Electric déjà-vu, dodicesimo album in studio dove la band abbandona l’acustico e riprende a viaggiare a pieni cilindri.

Il primo brano di questa raccolta è Le mani in alto, istantanea punk sugli orizzonti attuali del gruppo. Dai dai dai (die die die) feat. Giancane è un altro pezzo che vuole rendere vivido l’album con una carica adrenalinica segnata da una testualità generazionale molto vivace. Non c’è più tempo è come di consueto punk-rock frizzante su una visione attitudinale diretta riguardo temi contemporanei (in questo caso, l’ambientalismo). Battaglia persa conferma il dato d’arte di una band che mai riesce a stancare, sviscerando una ficcante “vis against” molto accessibile nei suoi significati.

Tempi distorti ci restituisce i Punkreas in una delle loro Polaroid storiche lungo una verace Milano e le sue mille notti rumorose. Déjà-vu è l’ennesima invettiva contro lo star system e sostanzialmente il contesto socio-politico odierno. Ovviamente siamo nei lidi di una proposta musicale molto ritmata, che è caratterizzata non soltanto dalla sua inflessione ruvida ma anche da un messaggio lampante. I signori della guerra è una valanga di chitarre distorte fluidissime per un attacco alla guerra con un inevitabile senso pacifista.

Disagio feat. Raphael è un fotogramma sulla quotidianità metropolitana, che pennella uno stile di vita da diversi. A proposito, l’intervento di Raphael è azzeccato. Giorno perfetto è un buon pezzo che vuole dare speranza all’ascoltatore con tutto il suo impatto. Uomo Medioevo è una track in perfetto stile Punkreas, che ci offre un sfondo sociale critico senza che i nostri scadano nell’usuale forma ostentata di una formula datata. Questa è musica evergreen. La finale Il prossimo show è il commiato di un ensemble che riesce a sfornare ottime canzoni all’insegna di una gioia inossidabile.

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