DICIEMBRE, MINIMALISMO MELODICO DI ADAM DAUDRICH

Di Davide Agrò

Diciembre è il nome del nuovo lavoro di Adam Daudrich, che conta cinque brani pubblicati dalla Blue Spiral Records. Una lenta e quasi sussurrata introduzione al pianoforte precede il vero e proprio tema di The leaves. Romantico e lieve, si serve di veloci note al canto sostenute da accordi a volte scurissimi, che toccano le sonorità più gravi del pianoforte.

A seguire Brothers, più sperimentale, dal ritmo zoppicante. Riesce, nella sua eccentricità, ad essere melodico e orecchiabile, lasciando l’ascoltatore quasi in sospeso tra le varie pause che intercorrono tra una sezione e l’altra. Minimale e cantabile The others, un brano dal sapore quasi pop, che incanta con una melodia semplice e nostalgica. La mano destra si diletta ad inserire qualche fraseggio più veloce, arricchendo le note al canto senza esagerare ma mantenendo un mood romantico.

Più cupo dei precedenti, Diciembre si serve dello scontro fra due ottave lontane del pianoforte per creare tensione nell’ascoltatore. La composizione non abbandona mai la cantabilità e gioca su veloci fraseggi in netto contrasto con l’armonia accordale scura, ricca di ribattuti. Chiude il disco Iliad che si discosta dai precedenti per un uso quasi esclusivo delle note più acute. Il brano si mantiene su toni pacati, cullandoci tra le note al canto che, ripetute, somigliano a una leggera pioggerellina estiva.

Romantico, semplice, cantabile. Diciembre di Adam Daudrich si rivela un lavoro godibile e sognante. Qualcosa da ascoltare e riascoltare.

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