Casket music/Copro Records
2016
I Death Town Dingo sono un gruppo di quattro componenti, formatosi nel 2014 in Lombardia.
Il loro progetto musicale è l’ennesima, ma non per questo scontata, proposta artistica che fonda i propri elementi su sonorità dure.
Basti citare il pezzo iniziale “Delete your life” o il seguente “Fog and cop”.
C’è anche spazio per tracks in cui i DTD tirano il freno a mano (si fa per dire): “Surfing on my soul” ne è l’esempio calzante oppure “Child”.
L’ascoltatore attento potrebbe citare diversi riferimenti, soprattutto per il lato compositivo. Io cito su tutti i Mastodon più fluidi, ma senza asservimenti stilistici da parte del trio lombardo. Inoltre, il cantato in inglese è azzeccato e piuttosto classic. “I’ll never let you fall” potrebbe essere la sintesi di questo suono tanto rinnovato quanto originale.
Oltre il metal, ma non per questo “Nu”.
Mi piace ancora notare una canzone come “Say something”, piacevole ascolto corroborato da un ritornello azzeccato. In “Waiting for you” si ha l’idea di avere a che fare con una band che fa del pathos uno dei propri tratti fondamentali: una tensione musicale che ha la sua ragion d’essere. “You have to go now” è un altro brano che sfoggia caratteristiche sonore abrasive credibili.
La finale “Pay” è il degno coronamento di un disco che merita un posto nei piani alti del mondo alternativo duro italiano.
Giandomenico Morabito
