INRI, 2016
Andrea Baileni (voce e chitarra) e Carlo Fasciano (batteria) danno vita al progetto Giulia’s Mother, giungendo al traguardo del full lenght, pubblicato il 6 maggio di quest’anno.
Il dato saliente dell’album è che è stato registrato in presa diretta senza tanti orpelli, in modo da essere riproposto dal vivo in maniera fedele.
Questa raccolta di canzoni ha inizio col trittico “Happiness”, “Say nothing” e “Siù”: songs che riescono a cogliere un lato intimistico a tutto tondo, emergendo grazie alla chitarra acustica di Baileni ed alla sua voce che veleggia su echi inconsci buckleyani (penso a Jeff). Ancora in “Green field”, “Overwhelmed” e “Only darkness and me” si cova la sensazione che il duo si trovi a proprio agio con scenari lunari e malinconici, in cui prevalgono i toni scuri. Una visione compositiva che si caratterizza per un incedere tanto flebile quanto soave della chitarra, per poi planare verso roboanti esplosioni, sorrette da un drumming incisivo.
Si ha conferma di tale impostazione nella successiva “Me and I”, degna track di un album che scava nei sentieri dell’anima con consapevole pervicacia. Continuando nell’ascolto, “Candies” si distingue per l’agilità con cui il duo decifra il proprio stile musicale e – volendo azzardare coraggiosamente un altro vago riferimento – una pietra angolare su cui poggiarsi potrebbe essere l’approccio vocale di un Antony and the Johnsons per intensità espressiva.
Le canzoni che suggellano la fine di questo cd sono “Butterfly” e “U”: episodi in cui i Giulia’s Mother si lasciano andare ad un imprimatur relativamente più arioso, soprattutto nell’ultimo tassello di questa selezione di brani.
Giudizio più che positivo per un duo che potrebbe aprirsi un varco importante nel panorama indipendente italiano, in base all’indubbia connotazione d’originalità artistica.
Giandomenico Morabito
