“…È PIÙ COMODO SE DORMI DA ME”

Diego Esposito 01_musicaintornoCome non capitava da parecchio tempo a questa parte, ci ritroviamo in un periodo in cui il panorama indipendente italiano è invaso da una imponente ondata di cantautori: alcuni maliziosamente strizzano l’occhio al pop da classifica più facile, immediato e giovanilistico, infarcendo le loro canzoni di frasi spicciole buone solo per essere cantate a squarciagola; altri continuano per la loro strada, tenendoci ancora a curare i testi e a raccontare belle storie, senza per forza rinunciare a melodie accattivanti.

Possiamo ascrivere alla seconda categoria Diego Esposito, che recentemente ha pubblicato il suo album di debutto “…È più comodo se dormi da me”, pubblicato dalla milanese Rusty Records, già casa discografica, tra gli altri, di Tazenda, Antonio Maggio e Chiara dello Iacovo. Classe ‘86, Diego Esposito, nato a Castelfiorentino in Toscana, a dieci anni dal suo trasferimento a Milano debutta ufficialmente sulle scene con un disco dal gusto agrodolce, poiché oscilla con novizia tra liriche più spensierate e momenti più raccolti e toccanti. Possiamo trovare un sound più allegro e danzereccio in Vecchio eliporto, canzone sapientemente scelta come singolo di lancio dell’album attraverso un videoclip pubblicato lo scorso 11 maggio.

Qui, così come nella frenetica Fisica quantistica, Esposito ricorda i racconti sornioni e popolari del cantautore romano Mannarino e le serrate evoluzioni linguistiche di Daniele Silvestri. Esempio dell’altra faccia della medaglia del disco, ovvero della serie di canzoni più “liriche” in cui si morde meno il freno, è Come fosse primavera, brano dal respiro che si potrebbe definire sanremese, ancor più per il fatto che proprio con questo pezzo Esposito ha partecipato ad Area Sanremo nell’edizione del 2016, concorso in cui si cercano talenti freschi da far esibire al Festival dei Fiori. Sulla falsa riga di “Come fosse primavera” ci sono altri pezzi dalla forte valenza descrittiva e dai ritornelli imponenti, come Toscana, dedica passionale alla sua terra d’origine e i suoi profumi, o Le parole quando vanno da sé, nel cui testo, che riporta un romantico dialogo tra due giovani amanti, viene racchiusa la frase che dà il nome alla raccolta di canzoni.

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Le nove tracce di …È più comodo se dormi da me scorrono gradevolmente e fanno auspicare per Esposito un futuro promettente nel panorama cantautorale italiano. Unico piccolo dispiacere che si avverte alla fine dell’ascolto è la voglia di sentire un numero maggiore di tracce allegre e scanzonate come “Vecchio eliporto”, per quanto Esposito riesca anche a comporre efficacemente canzoni più malinconiche, ma che forse sono un po’ troppo canoniche e usuali.

 

 

Stefano D. Ottavio

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