PARTE “I MURI DI BERLINO LIVE TOUR”

Maldestro 07_musicaintornoPubblicato lo scorso 24 marzo per Arealive/Warner, parte “I muri di Berlino” in versione live tour estivo, che porta in giro – emozione sopra emozione – il nuovo disco di MALDESTRO, uno dei cantautori più interessanti e sensibili del momento.

“I muri di Berlino” è un viaggio nelle sfumature dei sentimenti umani. Dalle convivenze ai treni sbagliati, dalle paure alle speranze profonde. Poter sperare di intravedere un futuro migliore, attraverso piccole crepe che – per rabbia o per amore – riusciamo a creare, disegnare, sui muri che tiriamo su dentro di noi.

All’anagrafe Antonio Prestieri, Maldestro ha partecipato allo scorso Festival di Sanremo, dove ha presentato nella categoria Nuove Proposte il brano “Canzone per Federica”, vincendo il Premio della Critica Mia Martini. Molto legato alla sua terra, il nome d’arte che ha scelto lo rispecchia, usando la sua voce per narrare storie musicate in maniera magistrale. Un cantautore che, come pochi, riporta alla luce emozioni sepolte da tempo dentro ognuno di noi. Apre il disco “Abbi cura di te”, colonna sonore del film Beata ignoranza di Massimiliano Bruno. Bellissimo groove che invita ad amare la vita nelle sue varie sfaccettature: “L’amore che dai è l’amore che torna”.

“Tutto quello che ci resta” è il secondo brano dell’album. L’arrangiamento è ben curato e la voce a tratti un po’ graffiata. Tema della traccia è sempre l’amore: “Quello che non ci siamo detti un giorno avrà la sua risposta”.

“Canzone per Federica” è un inno alla vita, scritto pensando a una carissima amica dello stesso artista, che, nonostante le avversità che le si presentano dinanzi, sorride e va avanti. Racconta il passaggio dall’adolescenza al mondo degli adulti; in ognuno di noi c’è una Federica che ha passato quella fase. È il brano che ha fatto acquistare maggiore popolarità al cantautore originario di Napoli. In radio un tormentone raffinato. Splendida.

Maldestro 08_musicaintorno“Che ora è” prosegue la scaletta del disco. Si apre con un dialogo tra madre e figlio, e un arpeggio di chitarra, per poi aprirsi ad accompagnare la voce di Maldestro. Un brano che si sofferma sulla tematica della vita attraverso la percezione degli altri. A occhi chiusi si può immaginare un mondo vivo che scorre realmente tra le note della canzone.

“Io non ne posso più” inizia con un groove allegro. Trombe che accompagnano la chitarra del cantautore che “non ne può più”. Una critica ironica nei confronti della nostra società.

“Prenditi quello che vuoi” inizia molto lentamente. Il testo è molto delicato e sofisticato, le parole sono dolci ma colme di nostalgia…

… Una preghiera nei confronti di chi si ama e da cui ci può essere salvezza nonostante gli errori commessi: “Prenditi quello che vuoi, ma resta…”.

“Sporco clandestino” incarna il punto di vista di un bambino di dieci anni. Vengono usati suoni presi dalla strada, voci, frastuoni e note di pianoforte. Molto belli e curati gli archi. Maldestro mantiene il suo stile che ormai lo identifica e lo fa emergere dall’omologazione della musica moderna.

Maldestro 09_musicaintorno“Arrivederci allora” si apre con un semplice giro di pianoforte, ma che ben presto si rivela molto efficace nel sostenere la voce del cantautore. Racconta di quel giorno in cui non si riesce a dire addio, ma sembra necessario dover dire arrivederci nonostante un sentimento forte. S’intravede comunque una possibilità di futuro: “Scrivimi quando vuoi”.

“Tu non passi mai”, la penultima traccia del disco, riporta alla luce diverse situazioni di tempi andati che non passeranno mai, come non passano mai “i tuoi occhi, e in fondo questo tu lo sai… Ma porta addosso l’esigenza di andare perché niente può tornare come prima”.

Il disco si chiude con “Lucì (in un solo minuto)”. Un minuto in cui di tutto può accadere, in cui il vento può accarezzare i piedi di Lucì, per farla ballare e avere ogni bacio e ogni piccola cosa… in un solo minuto.

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Un artista come Maldestro mancava da un po’ di tempo nel panorama della musica leggera italiana. Riesce a far sognare, emozionare e riflettere. Lui è decisamente un talento; “I muri di Berlino”, un album che merita di far parte delle collezioni di chi ama la musica. E, a proposito di musica… intorno, andate a scoprirlo in tour!

 

 

Marco Selvaggio

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