IL GRIDO

Il Grido 01_musicaintornoAttraverso l’etichetta Volume Discografia Moderna, è uscito il primo di aprile il disco omonimo de Il Grido, band romana che è attiva dal lontano 2002, ma che – a causa di cambi di line up – non aveva ancora trovato la stabilità.

Nonostante questi intoppi, la carriera in ambito musicale sembra finalmente avere preso la giusta direzione e, a conferma di ciò, entriamo nel dettaglio.

Il Grido si estende per ben undici tracce, che potremmo definire stoner con una punta di rock arrabbiato; ma non sempre possiamo etichettare ciò che incontriamo e forse sarebbe meglio lasciarsi stupire da quello che ogni musicista vuole esprimere.

… Tre, due, uno… Zero, un rock all’inglese accompagnato da effetti distorti in stile Muse, quindi un inizio che ci fa già capire come suona la band; Amsterdam (il primo singolo) presenta la stessa peculiarità, basata su chitarre e suoni modificati, a tratti purtroppo disturbanti ed è un peccato, perché poteva essere una song molto interessante.

A seguire, La canzone di merda, nonostante il titolo non sia il massimo, devo ammettere che mi ha tanto ricordato il Teatro degli Orrori per il tipo di musica proposta, un pelo meno piacevole però; per fortuna Solo se luccica rialza l’interesse dell’ascoltatore con un cantato e uno stile quasi groove, molto più orecchiabile e diretta, un buon pezzo nel complesso. Un briciolo di noi e Con un soffio ci permettono di scoprire inaspettatamente un lato più intimo e introspettivo della band, la quale fa emergere, attraverso un buon equilibrio musica-testo, sentimenti di malinconia e profondità.

Arriviamo a Lividi, un pezzo che pare in sede live faccia gran furore, merito di quel sapore hard rock e di un cantato che si fa quasi sensuale, più complesso e molto piacevole nelle sonorità; Dichiarazione d’indifferenza è un’altra chicca, perché accattivante e canzonatoria; mancava all’interno del disco un brano simile. Se invece desideriamo immergerci in vibrazioni più potenti e arrabbiate, dobbiamo prestare orecchio a Gospel for Chinaski, I presidenti e Il cane sciolto: sono la combo ideale per caricarsi come una molla e scaricarsi a suon di un pogo scatenato.

Il Grido 02_musicaintorno

In sintesi, ciò che si può affermare de Il Grido è positivo: la loro musica è piuttosto attuale, incavolata al punto giusto; qualche parolaccia qua e là (anche se non amo molto questo tipo di approccio), senza contare l’energia che contamina il tutto e che male non fa.

A parte qualche elemento di disturbo e due canzoni che non mi hanno convinta fino in fondo, credo che questi ragazzi possano risultare molto potenti durante i concerti dal vivo, o almeno questo traspare dai video postati sul loro profilo Facebook. Comunque sia, è un disco che ha il suo potenziale e fa sentire gli anni di gavetta alle spalle. Se appassionati del genere, prendetelo!

 

 

Silvia C.

PDFStampa

Related posts