PERICOLO GIALLO, IL RACCONTO SPIETATO DI GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO

Di Giandomenico Morabito

Ritorno sulla scena alternativa nazionale per Giorgio Canali & Rossofuoco con Pericolo giallo (La Tempesta Dischi). Caustico e dissacrante, l’album è un racconto spietato degli ultimi anni.

C’era ancora il sole è la prima track di questo lotto, che è un episodio molto suggestivo sul passato del Nostro, basato su ricordi di concerti in cui si celebravano pace ed amore. Un filo di fumo è l’usuale invettiva che vuole essere un monito alle recenti generazioni riguardo alle contraddizioni sociali di un’Italia inesorabilmente ancora distorta. Per quanto concerne la musica, siamo ad un approccio stilistico piuttosto dimesso, ma non per questo privo di una vividezza innata. Morti per niente invece spinge sull’acceleratore del ritmo per un testo che dà spazio alle resistenze di ieri e di oggi.

Solo stupida poesia è un frame riflessivo ed intimistico su un’esistenza piena di mordente per una vis musicale leggiadra. Pericolo giallo, la title track, sfodera un’idea di rock in forma smagliante, seguendo la scia di parole in libertà contro la propaganda conservatrice. Pulizie etiche continua coerentemente con un’istantanea critica sul contesto di una nazione che mostra sistematicamente le sue ambiguità.

Meteo in quattroquarti è un altro brano che si chiede su una vita in perenne viaggio. Quando si spegne il sole ci offre l’ennesimo atto su una situazione sociale e politica drammatica. A occhi chiusi è il qui ed ora di una concezione aperta su un’analisi chiaramente contro il sistema nelle sue mille sfaccettature d’ingiustizia.

Come si sta (La guerra di Pierrot) sforna rock a tutto spiano sulle consuete idiosincrasie del singolo rispetto alla cultura dominante. Cosmetico è una canzone che lascia pensare ad un realismo rigoroso pieno di simboli che conducono ad un’inevitabile narrazione polemica. In conclusione, La fine del mondo definisce una prassi che non ostenta negatività, data la “luce” di questa realtà, che non deve accecarci nella sua lampante inesorabilità. Ottima conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno.

www.musicaintorno.it

PDFStampa

Related posts