LEGEND MUSIC AWARDS, “ALLEANZA” VINCENTE TRA INTRATTENIMENTO E SOCIALITÀ

Le premiazioni degli artisti (musica, cinema, editoria) seguono sempre gli stessi format, quasi fosse una trama ormai consolidata.

Pensare a un nuovo coinvolgimento delle persone diventa necessario, se vogliamo intercettare quel particolare pubblico che vuole un contatto diretto con il proprio artista.

Sapere quali sono le emozioni vissute dietro alle quinte è un modo discreto per conoscere le sue abitudini, quasi a tratteggiarne la personalità. A volte tralasciamo aspetti fondamentali quando raccontiamo l’artista, che con la propria sensibilità è in grado di realizzare opere coinvolgenti ed emozionanti. È una sensazione sicuramente entusiasmante quella di conoscere da vicino l’artista preferito, la persona che è riuscita ad alimentare i nostri sogni.

Legend Music Awards lavora da diversi anni sull’innovazione dell’intrattenimento in ambito di premiazioni e riconoscimenti ad artisti di fama mondiale. Tra gli anni 2009 e 2012 sono stati conferiti i “Legend Music Awards – Limited Edition” a Laura Pausini, Michael Jackson, Aphrodite Jones, quale autrice editoriale e produttrice televisiva internazionale, Geraldine Hughes, autrice e co-produttrice di film.

Di recente sono stati presi in esame il mercato, le nuove tecnologie, le tendenze, al fine di lavorare a un nuovo format pilota di premiazioni, innovativo, world wide, con grandi artisti big della musica, del cinema e dell’editoria. È stata anche valutata la possibilità di inserire nei contenuti un supporto di messaggio coscienzioso a favore delle realtà sociali legate all’artista, compresa una raccolta fondi a scopo umanitario.

Questo format diventerà un appuntamento fisso di richiamo per ogni forma di arte comunicativa e per chiunque sia protagonista, proponendo a un vasto pubblico l’opportunità di gustare un prodotto con contenuti inediti e innovativi, capaci di sovvertire i classici paradigmi di premiazioni tradizionali, rendendoli partecipi e interattivi. Il format è stato ampiamente studiato e brevettato per agevolare la visione con qualsiasi dispositivo tecnologico (tv, pc, notebook, iPàd, smartphone) in dotazione alle persone ovunque si trovino, nonché di permettere all’artista di non effettuare cambiamenti in agenda.

Con Sam Legend, fondatore e presidente della Legend Music Awards e CEO dell’agenzia di produzione Jam Music Production International, vogliamo comprendere i motivi delle esigenze del nuovo format, senza tralasciare un’analisi sulle premiazioni del nuovo secolo, dove è coinvolta l’arte nelle sue espressioni culturali.

Perché avete sentito l’esigenza di cambiare il format delle premiazioni degli artisti?

«Diciamo che più di una nostra esigenza, abbiamo ascoltato e studiato scrupolosamente le esigenze del pubblico e dell’evoluzione del mercato dell’intrattenimento. Nelle televisioni, attualmente, siamo tempestati di programmi in ambito reality, talent e serie, concerti ed eventi annuali di premiazioni. Di conseguenza abbiamo pensato di creare un format “diverso” che rientri in ambito real tv e serie tv, incentrandoci sulle premiazioni nel mondo dell’arte quale musica, cinema ed editoria, considerate da noi le forme di comunicazione e di aggregazione più socialmente utili, tramite il binomio “divertimento-socialità”.»

Cosa significa coinvolgere il pubblico nei riconoscimenti ufficiali agli attori e ai musicisti per le loro migliori interpretazioni?

«Coinvolgere il pubblico significa proporre un intrattenimento alternativo che permetta di aprire una visione più ampia, in merito ai propri beniamini, mostrando attimi di vita professionale e privata, diversa da quanto finora appreso.»

Racconto e coinvolgimento sembrano i protagonisti della vostra nuova idea. C’è un motivo ben specifico?

«Certamente sì. Non vogliamo apparire come una realtà che abbia scoperto l’acqua calda, ma ci proponiamo come obiettivo di evolvere quanto già esiste sul mercato. Nel nostro caso specifico, abbiamo pensato di diversificare e sovvertire i paradigmi del classico metodo tradizionale delle premiazioni, creando un Premio universale alla carriera, una certificazione di membro della Global Legend of Fame, senza tralasciare le molteplici categorie e sotto categorie create negli anni per trovare una banale motivazione di premiazione. Ci stiamo adoperando per creare un riconoscimento speciale agli artisti che con la loro arte hanno contribuito a cambiare il mondo; il modo di comunicare messaggi importanti, che hanno lasciato un segno nel cuore e nella memoria di grandi masse, trapassando molte generazioni. Un tributo speciale ad artisti e al loro pubblico che, grazie a dei contest mirati, potranno sentirsi partecipi e interattivi nell’assegnazione del premio.»

Come cambierà il mondo artistico nel XXI secolo?

«Il mondo artistico è sempre pronto a sorprenderci, perché spesso ci capita di assistere ad un “return to the past”, per esempio, nel riportare in voga la pubblicazione su vinile. Perciò lasciamoci stupire e seguiamo l’onda.»

Quali stravolgimenti potremo vedere nel nuovo approccio del pubblico divenuto più maturo del secolo passato e sicuramente più critico?

«Sicuramente come ogni nuovo prodotto, non mancheranno le perplessità, le critiche e gli applausi, ma questo fa parte del gioco. Comunque ogni complimento, come ogni critica costruttiva, possono essere molto utili a migliorare, sebbene siamo consapevoli che è impossibile piacere a tutti ed accontentare i gusti di ognuno.»

Che ruolo giocano i social e come dovrebbero essere usati?

«Nella società odierna, i social sono entrati prepotentemente a far parte integrante e inossidabile della nostra esistenza. Ci siamo trovati catapultati in una nuova era digitale e comunicativa, dove aleggia l’illusione di essere tutti, a proprio modo, protagonisti. Purtroppo l’uso inappropriato e l’abuso costante di questi mezzi tecnologici e sociali, può nuocere gravemente in molti aspetti, da quelli personali, a quelli sociali, senza dimenticare la sfera della salute. Al contrario, l’utilizzo coscienzioso potrebbe costituire una buona opportunità in ambito professionale e comunicativo. La morale della favola è non cadere nella trappola del farsi usare, bensì imparare ad usare il sistema a proprio vantaggio.»

Gli artisti stanno perdendo la privacy o comunque sono costretti a dialogare di più con i loro fan. Questo cambiamento avvicina il pubblico all’artista in maniera più responsabile e consapevole?

«Sicuramente il mondo dei social ha contribuito a cambiare ed evolvere la comunicazione e la divulgazione dell’informazione anche nel mondo artistico. Con l’utilizzo di queste piattaforme, chiunque può considerarsi assoggettato a rischi di ledere la propria privacy, perché si è sempre personalmente responsabili di qualsiasi informazione viene pubblicata, mentre a riguardo dell’eventuale dialogo con il proprio pubblico, presumo che per l’artista sia più un piacere che una costrizione, ma soprattutto una libera scelta, considerando che molti profili sono gestiti dall’entourage dello stesso artista.»

La valorizzazione dell’artista in che modo deve seguire un suo specifico percorso?

«In base alle caratteristiche richieste dall’Organizzazione Legend Music Awards, l’artista individuato per la premiazione viene studiato e cucito addosso il format creato da noi. Ogni artista è affine a sé stesso, così come il proprio percorso di successo e carriera artistica, dunque anche il contenuto sarà diversificato, esclusivo ed inedito per ogni puntata dedicata.»

Il nuovo modo di premiare prevede anche la beneficenza per scopi umanitari. Perché questa scelta?

 

«Riteniamo che non esista arte senza un coinvolgimento nel sociale. Molte canzoni, film e libri implicano dei messaggi sociali, di presa di coscienza a riflettere; inoltre in molte interviste spesso gli artisti dichiarano che il successo è l’amore ricevuto dal proprio pubblico e la fortuna di svolgere un lavoro considerato “fortunato”; sentono la necessità di adoperarsi con la propria influenza artistica, immagine e personalità a beneficio dei più bisognosi.

A tale proposito, il nostro format, permette all’artista di promuovere e informare il grande pubblico, in merito ai suoi atti sociali e umanitari, nonché a far conoscere nuove realtà molto importanti, con le quali si è già creato un rapporto di fiducia consolidata tra le parti.»

Quale preziosa alleanza potrebbe nascere tra la musica e il sociale?

«Potremmo, forse, affermare che un’alleanza tra spettacolo e sociale esista già da molte generazioni, basti pensare ai grandi eventi del passato come Woodstock, Live8 e molte altre realtà nate e coltivate da artisti planetari, che hanno coinvolto enormi masse per far confluire messaggi di solidarietà. Noi della Legend Music Awards non vogliamo assolutamente sottrarci alla meravigliosa opportunità di alimentare questa “alleanza” invisibile tra intrattenimento e socialità, includendola in modo diverso nel format innovativo.»

 

 

Francesco Fravolini

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