UNA NUOVA ROSALBA, LA STESSA STRAORDINARIA ARISA

 

Ci accoglie nel suo universo spalancando le porte di una quotidianità genuina, diretta, senza velleità da diva.

Si presenta come una nuova Rosalba, ma è la stessa straordinaria Arisa. Sui social la cantante cresciuta a Pignola (PZ) fa spesso della provocazione e dell’autoironia una cifra di vita, rivestendo i panni della donna che sa affrontare e abbattere a testa alta pregiudizi e conformismo.

Ricominciare ancora è il titolo del nuovo singolo e del live set, che sanciscono il ritorno sul palco di Arisa con un concerto che rielabora diversi generi in chiave pop, accompagnata dagli ottimi Gioni Barbera al piano, Raffe Rosati al basso e Giulio Proietti alla batteria.

 

 

 

 

Si riaccendono i grandi live in piazza dei Signori con una nuova edizione di Vicenza in Festival, organizzata da DuePunti Eventi in collaborazione con il Comune di Vicenza e con Confcommercio Vicenza. In scena la cantante Arisa (10 settembre, ore 21:00). Segnaliamo inoltre i live del 5 settembre allo stadio di Azzano Decimo (PN) e del 17 settembre in piazza Cavour a Pantelleria (TP).

Arisa canta per la gioia di stare vicino alle persone che la seguono da sempre. Nelle piazze gremite di gente che la applaude, così come durante le seguitissime dirette sui social.

«Durante il periodo di lockdown, le dirette sui social sono state il momento di condivisione per eccellenza dell’intera giornata. Io e le persone che mi seguono abbiamo esercitato la voglia di esserci, di fare, attribuendo la giusta importanza a quello che prima si dava per scontato. Sento che abbiamo interagito di più in quei momenti, di quanto non sia realmente accaduto in alcuni concerti cosiddetti canonici.»

L’esperienza del blocco, della chiusura, ha tuttavia aperto le porte a un diverso modo di relazionarsi con il pubblico, attraverso lo streaming: una nuova frontiera dell’intrattenimento, che corre parallela a quella dei live in presenza e similmente gratificante.

«Esistono diverse forme di appagamento. Ritengo che una diretta social molto seguita, con una fortissima interazione da parte del pubblico, possa far sentire ugualmente soddisfatta un’artista. E io sono soddisfatta quando quello che faccio mi riesce nel modo in cui pensavo dovesse riuscirmi. Si tratta di un godimento e un appagamento differenti, ma ci sono!»

Che si tratti di intrattenimento dal vivo o in streaming, quando ami quello che fai, c’è sempre una scarica di adrenalina.

«L’importante è che il pubblico ci sia, che sia sulla tua stessa lunghezza d’onda, in comunione con l’artista. Sto cercando di mantenere con le persone che mi seguono lo stesso tipo di contatto sperimentato durante il periodo di lockdown e poi… dal 22 luglio siamo di nuovo in giro a suonare.»

Ricominciare ancora è il titolo del nuovo singolo e del live set di Arisa, che ritorna sul palcoscenico con un concerto che rielabora diversi generi in chiave pop, accompagnata dal suo trio, formato da Gioni Barbera al piano, Raffe Rosati al basso e Giulio Proietti alla batteria.

«Per me è stato un po’ come ricominciare, anche perché presentavo piano e voce la mia prima canzone da indipendente. È stato emozionante, magico. Certo, all’inizio, ero un po’ preoccupata di dover risalire sul palco, perché pensavo che la mia voce fosse cambiata, nonostante mi fossi costantemente esercitata e l’avessi allenata tantissimo. Sono quelle paure normali, come quando si deve uscire per la prima volta con un ragazzo nuovo…»

Una sorta di ripartenza, umana e professionale, che fa tesoro di tutte le esperienze vissute in precedenza.

«Ogniqualvolta si intraprenda un nuovo percorso, non si può bruciare tutto quello che si è fatto prima. Anzi. Quanto imparato nelle esperienze precedenti mi aiuta ad affrontare il mio cammino con maggiore consapevolezza. Come direbbe Troisi, ricomincio sempre da tre. Mai da zero!»

Tre sono i punti fermi che orientano il cammino di una donna e artista senza paraventi e velleità da diva.

«L’amore, come una sorta di fede che ripongo in quello che faccio; il contatto diretto con la mia anima, perché quando canto penso di aprire dei rubinetti da cui fuoriesce la parte più intima di me; il calore della gente che continua a cercarmi, i miei fan, a cui devo tutto e che non smetterò mai di ringraziare per l’amore sconfinato che riescono a dimostrarmi.»

Il pubblico e gli addetti ai lavori stanno assistendo all’evoluzione di una “nuova Rosalba” che, al netto di un’evidente esteriorità del look, affronta l’ambiziosa sfida di mettersi in proprio e fonda l’etichetta indipendente Pipshow.

«Sto affrontando questo nuovo viaggio in maniera consapevole e indipendente. La sensazione è quella di essere pienamente protagonisti della propria vita, artefici del proprio destino. Oggi mi sento veramente libera e più serena, mi rimbocco le maniche e lavoro sodo per i progetti in cui credo. Li sento crescere. Come un figlio.»

I nostri figli, ragazze e ragazzi sempre più giovani, abitano i social, dove la cantante cresciuta a Pignola fa spesso della provocazione e dell’autoironia una cifra di vita, rivestendo i panni “veri” della donna che sa affrontare e abbattere a testa alta pregiudizi e conformismo.

«Mi spaventa la menzogna, quel venticello leggero della calunnia che soffia dalle bocche dei tuoi detrattori e si sparge a macchia d’olio.»

Per contro, Arisa è genuina, diretta, dice la verità. Senza la pretesa di insegnare niente a nessuno. Ci accoglie nel suo universo privato e lo fa mettendoci a parte dell’infanzia di una bambina davanti al televisore, che imparava ad usare il diaframma e gli automatismi per l’emissione del fiato, ripetendo i brani di Mariah Carey e Céline Dion.

«Sono rimasta quella lì, la bambina che ero è sempre con me. Posso solo tenerla per mano, ma di consigli non riuscirei a dargliene. Sto ancora imparando a vivere.»

 

Gino Morabito

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