TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI: L’ONDA SONORA ESTIVA DI INUMANI

Moschino Teddy BearI Tre Allegri Ragazzi Morti sono uno dei gruppi più originali del panorama musicale “indie-rock” italiano. La loro prima particolarità riguarda la volontà di esibirsi protetti da maschere, scelta dettata dalla decisione di non voler cedere la propria immagine ai media; la seconda è legata al mondo del fumetto, da cui la loro musica trae ispirazione sin dagli esordi.

Originari di Pordenone, hanno mosso i primi passi nel 1994 e durante i primi anni di attività, hanno autoprodotto i loro primi lavori Mondo naif, Allegro pogo morto e Si parte, sul supporto che all’epoca ancora r-esisteva: la musicassetta. Il primo album Piccolo intervento a vivo, arriva nel 1997, anno in cui vengono notati dalle etichette discografiche, in particolare dalla Bmg Ricordi, con cui realizzano Mostri e normali, nel 1999, Lp che li fa conoscere in larga misura al pubblico.

[VIENI SU MARAPCANA.COM]Dagli esordi ad oggi, hanno inciso 11 dischi, 95 canzoni per un totale di 400 minuti di musica. Il loro percorso è tornato all’autoproduzione dal 2000, anno in cui nasce la Tempesta Dischi, la loro etichetta personale, con la quale hanno firmato anche l’ultimo album Inumani, uscito nello scorso mese di marzo e anticipato dal singolo In questa grande città (La prima cumbia) che ha visto la partecipazione anche di Lorenzo Jovanotti.

Un album composto da undici canzoni, caratterizzato da testi che mirano a voler esorcizzare le difficoltà e le stranezze della vita. Un mix di generi che abbraccia rock, reggae, folk, funk, soul e cumbia.

Ecco i prossimi appuntamenti live di questa stagione estiva:

08 lug MONASTERO DEI BENEDETTINI Catania

09 lug BE-ALTERNATIVE FESTIVAL Rende (CS)

15 lug SUD EST INDIPENDENTE San Cataldo (LE)

17 lug RESTA IN FESTA feat. FOREST Palazzolo (BS)

18 lug FLOWERS FESTIVAL Collegno (TO)

21 lug WOODOO FEST Cassano Magnago (VA)

26 lug TH GARDEN FESTIVAL Thiene (VI)

28 lug VILLA ADA Roma

04 ago FILAGOSTOFESTIVAL Filago (BG)

05 ago REVOLUTION CAMP METAROCK Massa

06 ago ROCK IN THE CASBAH Sanremo (IM)

07 ago GOOSE FESTIVAL Zevio (VR)

25 ago FDB FESTIVAL Fabrica di Roma (VT)

26 ago FROGSTOCK Riolo Terme (RA)

28 ago AMA MUSIC FESTIVAL Asolo (TV)

 

Un doveroso grazie per la disponibilità va a Enrico Molteni, per aver risposto alle nostre domande.

Buona estate e buona musica intorno… a tutti!

Tre allegri ragazzi morti3_musicaintorno

Ciao ragazzi, iniziamo con le presentazioni. Chi sono i Tre Allegri Ragazzi Morti e da dove nasce il vostro nome?

«Tre allegri ragazzi morti sono Davide, Luca ed Enrico. Poi però ce ne sono tantissimi altri, vicini e lontani. Il nome nasce da una storia a fumetti, nostra grande passione.»

Il vostro ultimo lavoro si chiama Inumani e voi siete soliti esibirvi durante i concerti, indossando delle maschere. Mi viene una riflessione: maschere e “inumanità” non sono un paradosso?

«Dal mio punto di vista fanno parte della stessa questione, sono gli umani che di solito vanno in giro senza maschere

Ho letto in una intervista che Davide Toffolo ha dichiarato: “Io i testi che scrivo, li capisco dopo”. Mi ha colpito questa affermazione perché, di fatto, è una “magia” che accade spesso anche nella scrittura… Voi come ve la spiegate?

«Spesso è il tempo che dà un senso alle cose. Non è che le cose che scriviamo all’inizio siano casuali, sia chiaro. Però col tempo le parole, l’incrocio tra la melodia e il bpm, tutto si assesta e prende una tonalità di senso inaspettata.»

Tre allegri ragazzi morti5_musicaintornoDa quando avete iniziato nel 1994 ad oggi, è cambiata la percezione da parte del vostro pubblico ed esattamente, da chi è formato?

«Per molti anni il nostro pubblico è stato molto giovane. Ora continua ad esserlo ma ci sono anche molti più adulti, coetanei cresciuti con noi, che spesso vengono ai concerti con i figli piccoli, che sono davvero giovanissimi.»

Il 7 ottobre dello scorso anno siete stati in concerto a New York con Frankie Hi-Energy… come siete stati accolti dalla platea americana?

«Abbiamo suonato in un piccolo club sulla Bowery per l’apertura di una radio, Radio Nuova York. C’erano principalmente italiani che vivono lì, o di passaggio. New York è sempre fonte di infiniti stimoli. Parte del nuovo Inumani è stata registrata lì, in un appartamento di Harlem

Lorenzo Jovanotti è un vostro ammiratore, vi ha voluti nel suo Tour degli stadi e la sua voce è presente in due brani dell’album Inumani. Cosa ha rappresentato per voi questo incontro con un artista come lui?

«Per noi l’incontro con Lorenzo è stato importante, ci ha aiutati nel superamento di alcuni confini che neanche sapevamo di avere. Inoltre il suo entusiasmo è contagioso, ci ha dato una bella botta di energia. Viva Lorenzo!»

Se anziché essere scelti vi chiedessero di scegliere, con quali artisti italiani e stranieri vi piacerebbe maggiormente esibirvi o collaborare?

«Con La Tempesta negli anni abbiamo probabilmente già svelato il nostro gusto e abbiamo già realizzato molti dei nostri sogni

Nel singolo In questa grande città, parlate di Milano chiamandola “capital benvestita” come se si trattasse di una città sudamericana. Voi, che siete milanesi di adozione, pensate che quella che un tempo era la “Milano da bere” abbia davvero assunto questa personalità?

«Diciamo che abbiamo trovato l’America a Milano, anche l’America del Sud. È una città che amiamo molto e quella canzone in un certo senso parla proprio della varietà speculare delle cose che possono accadere e delle persone che si possono incontrare.»

E dopo Inumani? State già lavorando ad un nuovo album o vi concederete un po’ di riposo?

«Siamo a metà tour estivo e ancora non abbiamo messo a fuoco i prossimi passi. Diciamo però che la parola riposo non la conosciamo.» 
 

Annalisa Belluco

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