TECLA INSOLIA, CON LO SGUARDO PUNTATO AL CIELO E I PIEDI PER TERRA

Appare gentile e forte la giovanissima cantante e attrice, che, nonostante i natali a Varese e la residenza a Piombino, indica nel nome chiare origini siciliane. Tecla Marianna Insolia, per tutti Tecla, ha una personalità poliedrica che l’ha già vista impegnata in un’apprezzata serie di esperienze professionali legate alle sue due grandi passioni: la musica e la recitazione.

Ha da poco finito di girare “La bambina che non voleva cantare” di Costanza Quatriglio, un film su Nada. Un’altra grande prova per Tecla Insolia che, nella fiction “Vite in fuga”, ha dimostrato tutto il suo fresco talento di attrice.

«Mi hanno sempre affascinato quelle personalità che interpretano personaggi così lontani da loro. Mi ritengo una persona razionale, una ragazza fragile che cerca di restare con i piedi per terra.»

La possibilità di interpretare chi, nella vita reale, non si riuscirebbe mai ad essere. Le maschere dietro cui si celano le molteplici sfaccettature di una personalità dolcemente contraddittoria.

«Non arriverò mai a conoscermi profondamente. Tuttavia so di essere indecisa, confusionaria, empatica, molto autocritica.»

Tutto un mondo dentro. Un piccolo mondo fatto di arte, dove fluisce libera l’emozione.

«L’emozione c’è ed è sempre la stessa. Con la recitazione si ha più tempo di metabolizzare le emozioni che si stanno vivendo; mentre l’esibizione sul palco, quando si canta o quando si suona, è tutta racchiusa in quel momento. Mesi e mesi di prove alle spalle e poi tutto si consuma in pochi minuti.»

Parallelamente a quella per la recitazione, negli anni si è sviluppata l’altra grande passione per la musica. Un guru di nome Lucio Dalla e gli ascolti di una bambina incantata da Tenco e De André.

«La musica è un canale di espressione, di emozione continua; è scoperta, curiosità, ciò che rende vive le persone.»

A Sanremo 2020, nella gara delle Nuove Proposte, ha presentato il brano 8 marzo: canzone in era #MeToo, il racconto di un universo in continua evoluzione.

«Penso che non si dovrebbe categorizzare tra visione del mondo maschile e femminile. Quando non avremo fatto più distinzione tra uomo e donna, è lì che avverrà il cambiamento. Col mio sguardo di giovane ragazza che si affaccia alla vita, vedo che purtroppo persistono tanti problemi. Riserbo ancora grande speranza per il mondo ma sempre meno per l’umanità: l’indifferenza che proviamo in determinati contesti mi fa capire che c’è proprio una totale carenza di empatia.»

Bullismo mediatico, ostentazione del superfluo, impoverimento dei valori e del lessico. Scorre ibera la vita sui social.

«Sui social ognuno costruisce la propria personalità, il proprio quotidiano. Quasi mai è la rappresentazione della vita reale. Fingersi qualcuno che si vorrebbe essere è qualcosa di molto dispersivo, un concetto alienante. Ma, se i miei coetanei sono felici, lasciamoglielo fare.»

Un rapporto tra pari decisamente impari. L’esigenza di un confronto maturo, a dispetto della giovane età.

«Dovrei iniziare a godermi la mia età. Mi rendo conto che spesso le persone, sentendomi parlare, mi consigliano di essere più leggera… Il punto è che mi sono sempre trovata a mio agio con quelli più grandi di me. A tredici anni frequentavo ragazzi di diciotto-venti. Mi sono sempre trovata meglio così, a livello di idee, gusti, percezioni, pensieri.»

Un’infanzia radicata in Sicilia, da cui eredita l’amore per il mare e l’attaccamento alla famiglia.

«La Sicilia è casa mia. Ogni estate, quando torno nella casetta che abbiamo a Punta Asparano, giù a Siracusa, arrivano flotte di parenti e amici che mi fanno sentire davvero in famiglia. Il piano sarebbe quello di lavorare duramente tutta la vita, per poi ritirarmi in Sicilia.»

Tecla Marianna Insolia, mamma di Solarino e papà di Floridia.

«I miei genitori sono orgogliosi di avere una figlia che sta riuscendo a fare quello che le piace. È una cosa che percepisco. Mi hanno sempre insegnato ad avere, sì lo sguardo puntato al cielo, ma con i piedi per terra. Non so ancora se questo tipo di atteggiamento mi aiuterà nella vita. Lo scopriremo solo vivendo.»

 

Gino Morabito

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