ROBERTO MANOBIANCO, POP COME ENERGIA VITALE

Di Gino Morabito

La mano impressa su un vinile a significare quanto la musica rappresenti la sua forza e l’energia vitale. Roberto Manobianco sceglie di identificarsi con il proprio logo personale, per far trasparire all’esterno tutto il suo mondo interiore. Un universo mondo fatto di voci nere, R&B, pop nel senso più ampio del termine: popolare, che diventa patrimonio di tutti.

Studia pianoforte, chitarra, improvvisazione jazz, ma trova la vera vocazione nell’insegnamento del canto. Attualmente Roberto Manobianco insegna ed è direttore della sede di Bari del corso accademico di I livello in canto pop Vms (Vocal music system) che si tiene presso l’Accademia della Musica, è la voce maschile della Shaker Band e un artista eclettico lanciato nel firmamento stellato di Sanremo Rock.

Terra e radici dentro le canzoni del pugliese Roberto Manobianco.

«La mia terra è sempre presente, perché fa da sfondo a tutti i miei brani, al mio vissuto.»

Un percorso artistico fatto di ascolti “di pancia”, attraversato da voci inconfondibili che hanno lasciato il segno.

«Amo di gran lunga le voci femminili che cantano “di pancia”, senza pensare troppo ai manierismi, ma a quello che il brano rappresenta per loro. Maestre in questo sono state Billie Holiday, Nina Simone, Amy Winehouse. Sono cresciuto ascoltando anche gli Smashing Pumpkins, i Nirvana, le Hole… tutto ciò che in qualche modo rappresentava i miei pensieri in quel particolare momento della vita.»

Un’esistenza che trae nutrimento dalla musica e nella musica cresce, matura, si evolve.

«La musica mi ha dato e continua a darmi tanto, dal punto di vista emotivo, caratteriale, umano. È un punto di riferimento nei momenti più bui e un luogo dove lasciarmi andare per non sprofondare nei miei pensieri.»

La libera frequenza attraverso cui fluiscono vivide le emozioni.

«Così come ho ricevuto, attraverso la musica, cerco di trasmettere quello che provo a chiunque ascolti le mie canzoni. Spero arrivino a quanta più gente possibile, ma chi non lo vorrebbe!?»

Scrivere di sé, cogliendo l’attimo.

«Quando scrivo un pezzo lo scrivo per me, per immortalare una sensazione. Racconto storie e situazioni che ognuno di noi si è ritrovato ad affrontare almeno una volta nella vita.»

Nel pop dell’insegnante di canto vocato alla dea Musica, tanti i richiami alla vita del cantautore, alla sua sensibilità di artista, alla fantasia…

«… Un dipinto a cui sto lavorando per ingannare il tempo, l’immagine di una coppia che osserva un cielo stellato, l’infinito.»

Primo passo (etichetta ShakerArti) racconta i pensieri di chi prova a mettersi in gioco nella giungla delle relazioni, ma che, per timidezza o troppo zelo, perde la propria occasione.

«È un brano che nasconde una sottile ironia, rivelandoci i pensieri, le incertezze, le paure di un ragazzo che è tutto l’opposto del playboy, ma che prova ugualmente a mettersi in gioco.»

Il videoclip, per la regia di Angelo Pace, è completamente girato tramite animazione 3D. Fatto di personaggi e sfondi animati, senza alcuna presenza umana, ma raccontando in maniera velata la propria reclusione in casa e la voglia di evasione, la necessità di riprendere a vivere ed emozionarsi.

«Racconta la negazione di un distacco; la realtà fatta di momenti di solitudine, dove ci resta solo la nostra fantasia. È per questo che tutti i personaggi presenti nell’abitazione, che rappresentano il nostro passato, le nostre esperienze, ma soprattutto il rifiuto di abbandonare le cose a cui teniamo, prendono magicamente vita. Ma solo quando non visti.»

Realtà e finzione si fondono in quella voce calda proveniente dall’R&B. Canta d’amore Roberto Manobianco, ora declinato nel nuovo singolo Resta qui con me, ora nella voglia di buttarsi alle spalle una relazione tossica, che non ha fatto altro che logorare chi l’ha vissuta. Ma dal fondo risale un grido di speranza: rinascerò!

«La ballad è incentrata su un ragazzo che, in un momento particolare della vita, si perde dimenticando sé stesso. Non sa più chi sia. Ma, dopo aver scavato tanto e a lungo nelle emozioni più profonde, si ritrova con una consapevolezza diversa. Rinasce con una forza maggiore.»

La forza di una ritrovata speranza e l’augurio che si possa presto ripartire. Per aspera ad astra.

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