Tina si truccava, a soli nove anni, quando sua mamma la mandava a comprare il latte. Si faceva bella se mai qualche fotografo l’avesse incrociata per caso. Aveva già da bambina una spiccata femminilità, che con gli anni si è trasformata in sensualità. Così, mentre la bambina diventava donna, Tina Ciaco si trasformava in Priscilla Salerno.
La maggior parte del pubblico la conosce come attrice hard, ma Priscilla è anche una dj, una performer, un’imprenditrice e una voce contro gli abusi e le violenze. Abbiamo parlato con lei di tutto questo e, naturalmente, anche di musica.
Tina, che rapporto hai con la musica e cosa ascolti nella vita di tutti i giorni?
«La musica entra a far parte della mia vita in tanti modi, negli spettacoli, nei viaggi o semplicemente nel mio quotidiano. È qualcosa che amo, che mi dà gioia nei bei momenti e che mi rende triste in quelli brutti. Direi che amplifica le emozioni. Mi piace molto la musica elettronica e la techno-house, ma in realtà ascolto un po’ di tutto, sia musica internazionale che italiana. Adoro Laura Pausini!»
Che ruolo ha la musica nel tuo lavoro?
«La musica è fondamentale nel lavoro che faccio, è parte integrante dei miei spettacoli e va scelta con cura in base al tema dell’esibizione. Ad esempio, per le performance fetish preferisco una musica con sonorità forti, mentre per lo spettacolo da sposa mi faccio accompagnare da “Senza una donna” di Zucchero. Anche nei film hard la colonna sonora è importante e può variare in base alla scena, ma prevalentemente la musica deve enfatizzare l’atmosfera erotica, quindi essere lenta, soft e sensuale.»
Come hai iniziato a fare questo lavoro? Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo del porno?
«Ho iniziato un po’ per gioco. All’epoca lavoravo in uno studio legale e guadagnavo pochissimo. Così, quando un’amica mi chiese di esibirmi in un locale come spogliarellista, accettai pensando “ma sì, in fondo si tratta soltanto di togliermi il reggiseno”. Sai, io sono sempre stata una persona esibizionista e aperta alla sensualità – se potessi, girerei sempre nuda – e infatti quella sera mi trovai subito a mio agio. Poi il video di quell’esibizione finì ai miei genitori, che non la presero bene. Allora decisi di lasciare tutto e trasferirmi a Milano. Lì ebbi la fortuna di conoscere le persone giuste, tra cui Schicchi. Feci il primo film, non immaginando assolutamente che sarebbe stato il primo di una lunga carriera.»
Ti sei fatta ambasciatrice di temi importanti, partecipando ad iniziative contro la violenza sulle donne e il revenge porn. Come riesce una figura come la tua a sensibilizzare su questi problemi?
«Io cerco di portare in giro la verità e di aiutare le donne concretamente, basandomi sulle mie esperienze personali. Durante le iniziative a cui ho avuto l’onore di partecipare ho raccontato la mia storia fatta anche di violenze e, partendo da questa, ho cercato di far capire che la bellezza non è una colpa, che non bisogna mai abbassare la guardia, che occorre denunciare al primo schiaffo. Un consiglio che darei oggi a tutte le donne è quello di essere più furbe. Parlando di revenge porn, direi loro di fare molta attenzione quando si tratta di essere immortalate in momenti di intimità e di non permettere neanche al proprio uomo di venire in possesso di questo materiale, perché non si sa mai cosa può succedere. Oggi le relazioni sono spesso precarie e questo è un modo per tutelarsi. Io non ho nemmeno una foto né un video dei miei momenti privati. Il mio privato deve essere solo mio.»
Qualche tempo fa hai fatto delle dichiarazioni molto forti, accusando alcuni tuoi famosi colleghi di sessismo e maschilismo. Il porno è un mondo maschilista?
«Assolutamente sì! A volte nei film vedo delle scene che sembrano stupri, dove la donna è sottomessa e poco rispettata. Questi video sono su Internet, alla portata di tutti e, se sono io ad esserne disturbata, non oso immaginare quanto possa esserlo un pubblico più giovane e meno preparato. Quello che passa dal porno è spesso un messaggio sbagliato, e tanti dei miei colleghi non aiutano a invertire la tendenza.»
Invece, hai detto che il tuo è un “porno femminista”. Che significa?
«Il mio porno è divertente, goliardico, sexy ed esalta il piacere femminile. Spero che dai miei film si possano trarre anche delle “lezioni” su come sedurre e ammaliare il proprio uomo. Il mio stile rispecchia il sesso reale, non mi piace fare cose volgari ed estreme, che spesso sono al di fuori della realtà. I miei film sono per tutti, sono seguita anche da molte donne, e questo per me è molto gratificante.»
Una curiosità tutta femminile: sul set di un film porno la donna prova piacere o è tutta recitazione?
«Se hai un partner che ti piace fisicamente e ti lasci andare, puoi provare piacere. Ma non è facile, perché può capitare che non ti piaccia il suo odore o il suo modo di fare. Quando invece l’attore non ti piace fisicamente, in un modo o nell’altro devi comunque girare la scena, perché si tratta di lavoro e di business. In quei casi devi far valere le tue doti recitative e la tua professionalità. Ti svelo un segreto: quando non mi piace un attore, io cerco di pensare a un uomo che mi attrae tantissimo!»
Se dovessi girare un film hard con un personaggio della musica, chi sceglieresti?
«Achille Lauro. È il personaggio del momento ed è veramente figo! Ho seguito le sue performance a Sanremo e mi ha scioccata, in quel momento la musica è passata in secondo piano, ha catturato il palco con il suo corpo. È una persona libera, come me.»
Che cos’è per te la trasgressione?
«Il contrario di ciò che è per il resto del mondo! Trasgressione per me è passare una serata a letto in pigiama guardando la tivù. Per me che sono sempre nuda, truccata e tirata a lucido in mezzo alla gente, questa è davvero una cosa strana. Ciò che per gli altri è quotidianità per me è trasgressione. La cosa più trasgressiva che ho fatto ultimamente? La spesa al supermercato (ride divertita).»
Qual è il confine tra eros e volgarità?
«L’eros è la femminilità, e la femminilità è innata, o ce l’hai o non ce l’hai. Chi non ce l’ha e vuole costruirla, spesso cade nella volgarità. E poi l’intelligenza. L’intelligenza e la personalità sono doti molto erotiche. Ci sono tante mie colleghe bellissime, ma che farebbero meglio a non aprir bocca. E in verità si può essere erotiche e sensuali anche senza parlare, a volte basta uno sguardo o un movimento per ammaliare.»
Cosa vorresti dal futuro? Ti piacerebbe formare una famiglia?
«Sai, alcune persone nascono tagliate per avere una famiglia ed altre no, e non per questo bisogna fargliene una colpa. Io, ad esempio, non riesco a vedermi all’interno di una vita familiare. Per il momento mi piace la mia vita così com’è e penso alla carriera. Sono molto ambiziosa e, oltre a fare l’attrice, ho tanti progetti da portare avanti: ho una casa di produzione, un’agenzia di web marketing, vorrei fondare un’associazione contro la violenza sulle donne e mi piacerebbe anche entrare in politica. Ma, nonostante tutto, non mi dimentico mai dell’amore.»
Per finire, i consigli imperdibili di Priscilla Salerno per una serata indimenticabile.
«Be open-minded! Siate aperti, provate cose nuove, sperimentate. Non ponetevi troppi limiti e non rimanete ingabbiati nella routine che uccide il sesso e l’amore. La mia prossima serata indimenticabile la passerò con il mio ragazzo, in un locale di scambisti.»
Noi crediamo che oggi ci sia bisogno di più personaggi come lei, che abbattano i tabù e i pregiudizi con eleganza, intelligenza e con la consapevolezza delle proprie scelte, che prestino la propria immagine e la propria voce per cause importanti. Tutte sfaccettature che rendono Priscilla Salerno altamente erotica.
Federica Lauda