PASSIONE, RICERCA E GRINTA NEL PRIMO ALBUM DEGLI ACUSTICA

Acustica 06_musicaintorno3È uscito “Sul fondo”, il primo album degli ACUSTICA prodotto dalla BENG DISCHI! Di Nicola Barghi.

I tre componenti di questa giovane band, hanno partecipato all’Underground Live Space contest e si sono classificati primi: questo traguardo ha permesso loro di registrare il singolo Un cane”.

Successivamente realizzano l’album di esordio presso l’Elfland Studio di Ponsacco (Pi). Il disco è composto da otto canzoni caratterizzate da sonorità alternative rock:Brani decisi e diretti, ma anche brani di estrema delicatezza che ci accompagnano in questo nostro percorso di passione e ricerca. A parlarci della nuova avventura musicale, sono proprio loro: Andrea, Marco e Giovanni, che hanno accettato con entusiasmo di rispondere alle domande dell’intervista per Musica Intorno.

Ciao ragazzi, ci raccontate qualcosa di voi? Come avete iniziato il vostro percorso musicale?

«Il percorso insieme è iniziato dalle ceneri di un altro progetto, che Andrea e Marco stavano portando avanti già da qualche tempo. Questo progetto è stato, diciamo così, teatro della loro più profonda crescita in ambito artistico. Così, dopo un periodo di separazione tra i due, con l’arrivo di Giovanni nell’estate 2015, la band è pian piano riuscita a concretizzarsi e a trovare un sound convincente.»

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Avete vinto l’Underground Live Space contest che vi ha permesso di registrare il primo singolo “Un cane”. Poi, grazie all’incontro con Nicola Barghi della BENG! DISCHI, avete pubblicato il vostro primo album dal titolo “Sul fondo”, che è stato presentato durante la serata del 23 settembre al Borderline Club di Pisa. Come è andata? E che effetto vi fa avere tra le mani la vostra prima “creatura”?

«La serata è andata splendidamente. È stata la prima volta in cui abbiamo suonato il nostro album tutto d’un fiato, nella sua versione definitiva, finalmente ultimato. Registrando questo album siamo cresciuti ancora di più musicalmente, anche grazie al nostro mentore e amico Nicola Barghi. Avere ultimato un lavoro che racchiude buona parte delle propensioni musicali di ognuno e averlo finalmente a portata di mano è una sensazione stupenda.»

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Entriamo nel cuore di questo lavoro. Grinta ed energia sono, a mio parere, gli aggettivi che mi sono venuti in mente subito, durante l’ascolto. In realtà, in un primo momento, avevo pensato anche al termine “rabbia” ma lo considero eccessivo e ho preferito definirlo “disappunto”. Cosa ne pensate?

«Disappunto, rabbia, disagio e chi più ne ha più ne metta…

… Potremmo usare una marea di aggettivi per disegnare un contorno di sensazioni, che secondo noi rappresenta solamente una delle tante nostre realtà. Ma non una realtà pessimistica che distorce la visione del mondo, bensì una che ci porta a dire che tutto è nero, che tutto fa schifo anche quando non è così, solo per sfogo, per poter essere liberi di far viaggiare i sentimenti. Non è necessario essere sempre precisi e razionali con i sentimenti, ecco perché i nostri lavori raccontano cose diverse, ma fanno parte di un tutto inscindibile. E sono sentimenti che proviamo tutti, solo che spesso è troppo difficile lasciarli uscire. A tutti noi la musica può andare tanto incontro anche per questo.»

Una seconda chiave di lettura me l’ha fornita anche l’immagine che avete utilizzato per la copertina: un iceberg che emerge dall’acqua, dove la parte meno visibile nascosta nelle profondità è quella più massiccia. Per deduzione istintiva, ho pensato che la vostra ricerca miri ad addentrarsi nel profondo, nell’essenza delle cose. È comunque una mia lettura, voi come la vedete?

«In realtà è proprio così. E si ricollega perfettamente alla domanda precedente. Infatti ci sono brani più e meno introspettivi, per ricordarci che le sensazioni, seppur tra di loro apparentemente opposte e incoerenti possono coesistere ed avere un equilibrio. Ma non ci si può soffermare soltanto alle apparenze: se si vuole capire a fondo, bisogna scendere giù.»

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Quali sono gli artisti che, durante la vostra formazione musicale, vi hanno maggiormente influenzato?

«Ognuno di noi apprezza generi molto diversi, e non è sempre facile trovare dei punti in comune. Ci è piaciuto per questa domanda citare tre artisti ciascuno, senza però farvi sapere da chi dei tre di noi sono stati elencati, su molti siamo pure in disaccordo, ma è anche questo il bello! Bon Iver, Radiohead, Buckethead, Sigur Ròs, Linkin Park, Coldplay, Incubus, Placebo, David Bowie.»

Siete in una fase molto “adrenalinica”. L’album è uscito da poco e, immagino, l’entusiasmo giustamente è alle stelle. Avete superato qualche step e siete giunti a concretizzare il primo obiettivo, che penso sia sempre stato uno dei tanti “sogni nel cassetto”. Se vi proponessero un giorno di aprire il concerto di un gruppo per voi “da sogno”, appunto, a chi vi sentireste di dire “Sì!” senza esitazione?

«Già il fatto di poter aprire il concerto ad una band o artista che ha ottenuto più successo di noi, anche nel piccolo, è sempre un onore. Parlando dei grandi, saremmo felicissimi di aprire un live a chiunque possa volerci con sé sul palco.»

Avete già un calendario di date live?

Acustica 04_musicaintorno«Siamo all’inizio di una fase di attiva ricerca, e per adesso non possiamo dare molte date per certe. Arriveranno molte novità a breve.»

Per ora dunque, non rimane che rivolgere un grande In bocca al lupo per il percorso musicale appena iniziato degli ACUSTICA che ringrazio per la disponibilità.

Per approfondire, potete seguirli attraverso i loro canali social di Facebook , Instagram YouTube e Soundcloud.

Annalisa Belluco

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