MON AMOUR, L’AMORE SECONDO GIULIA

 

Un nuovo inizio per Giulia che sboccia con un brano fresco, dalle sonorità internazionali e il featuring di Samuel Storm. Mon amour porta in sé tutti i colori dell’estate con un ritmo trascinante e un ritornello che ti rimane addosso come un profumo dalle note intense e agrumate, anticipando le promesse di emozioni preziose che si schiudono all’inizio di una stagione nuova.

Mon amour in francese. In passato hai cantato Je t’aime e proposto una versione di Non, je ne regrette rien di Edith Piaf. Un feeling particolare con una lingua e una cultura a cui Giulia si sente affine.

«Ho un legame particolare con la Francia. Mi sento molto vicina a quello stile, a quella delicatezza, quella musicalità particolare. È come se ci fosse un filo che ci lega.»

Il videoclip del brano ci fa sognare su un caicco in mezzo al mare mentre ci traghetta nella cornice barocca dello splendido teatro Massimo Bellini di Catania. Un’atmosfera estiva e spensierata, in cui si ha voglia di voltare pagina, ripartire e, perché no, esibirsi nuovamente dal vivo.

«La mia estate sarà in parte vacanza e in parte lavoro, perché finalmente stanno riprendendo anche i live, con le necessarie norme di sicurezza da rispettare. Le persone hanno tanta voglia di ascoltare musica dal vivo e il prossimo 21 agosto sarò all’Etna Village di Catania, mentre il 22 al Premio Ravera a Tolentino nelle Marche. Entrambe le performance mi vedranno sul palco insieme a Samuel.»

Nella canzone Mon amour si canta il desiderio di “una vita come quella dei film”, ma i sogni più veri sono quelli di una ragazza semplice che vuole sentirsi felice, realizzata negli affetti.

«Sono molto legata ai valori della famiglia, allo stare vicino a quelli che amo. Non ho bisogno di molto per essere felice! Solo sentire l’amore delle persone a cui tengo e realizzarmi in ciò che faccio.»

Giulia Luzi esordisce bambina, prendendo lezioni di canto e doppiando film, serie tivù e cartoni che quella generazione adorava. Da una parte il tentativo di coniugare l’infanzia con il mestiere dell’artista, dall’altra la crescita inevitabilmente più veloce di una bimba rispetto ai suoi coetanei.

«Credo di essere cresciuta più velocemente rispetto ai miei coetanei, per il tipo di vita che ho fatto e per l’ambiente in cui ho vissuto. Chiaramente, ti responsabilizzi più in fretta e sei subito proiettata in una dimensione lavorativa: impari a rispettare le regole, sai come comportarti e come stare al mondo. Ma dell’infanzia non mi sono persa nulla!»

La performer romana passa con disinvoltura dal doppiaggio di Hannah Montana, La sirenetta, Polar Express, all’interpretazione di Giulietta all’arena di Verona.

«È stata un’emozione pazzesca, l’Arena di Verona ti toglie il fiato! Seconda replica in assoluto di Romeo e Giulietta, diretta su Rai 2. Oggi mi rendo conto che la stavo vivendo con una certa incoscienza, ricordo che avevo le gambe che tremavano. Ma, come per ogni artista che ama il palco, è stata una sensazione di trenta secondi: una volta rotto il ghiaccio, non vedevo l’ora di rientrare in scena.»

L’amore secondo Giulia: romantico e struggente come nella tragedia di Shakespeare, contemporaneo e passionale come in Togliamoci la voglia, più leggero e bohémien come in Mon amour.

«L’amore è fatto di tante sfaccettature, non si può etichettare. Sono romantica ma anche moderna; mi piace vivere le relazioni in maniera indipendente, nel senso che non amo quei rapporti che soffocano, quelle situazioni possessive… non fanno parte di me e del mio modo di vivere. Amo l’amore vissuto in modo libero: essere insieme, uniti, anche se a distanza.»

Un amore che diventa volersi bene, prendersi cura di sé, del proprio benessere.

«Lo sport è il mio hobby, la cosa a cui mi piace dedicare il tempo libero quando ne ho modo. Durante tutto il lockdown mi sono allenata come una matta a casa, sostenuta da mia sorella più piccola di me di sei anni, che ho trascinato in quest’avventura. Ogni giorno dedicavamo a noi stesse almeno un’ora, perché intendevamo il nostro allenamento come uno svago, un modo per allentare la tensione e scaricarsi un po’. Faccio fitness, sono una paladina della salute, del mangiar sano e del benessere.»

Molteplici interessi ma un’unica grande passione per la musica.

«La musica è la mia passione da sempre! Le persone mi conoscono forse più come doppiatrice, come attrice nei Cesaroni e come personaggio televisivo. Quello che non tutti sanno, però, è che ho iniziato proprio con la musica, grazie a mio papà che mi ha trasmesso la passione per il canto. A me non piace precludermi nessuna possibilità. Vado avanti nel mio percorso, a volte anche con pregiudizi da parte degli addetti ai lavori che mi vedono come qualcuno che non ha ancora scelto la propria strada. Il pensiero generale è che se fai tutto, allora non sei ben inquadrato, invece è esattamente quello che vorrei continuare a fare: riuscire a esprimere la mia arte a 360 gradi!»

Un percorso artistico che ha visto semplificare il nome, usando solo quello di battesimo, come una sorta di rinascita, una nuova ripartenza.

«Mi piaceva avere un nome per diversificare dalla Giulia Luzi, che tutti conoscono sotto altri aspetti artistici, un profilo diciamo più musicale. Così ho voluto tenere il mio nome senza nessun’altra aggiunta. Ma sono e rimango Giulia Luzi, su questo non ci piove!»

 

Ginevra Baldassari

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