LA “NATURALE” EVOLUZIONE DI DAVIDE DE MARINIS

Archiviata la fortunata esperienza di “Ora o mai più”, Davide De Marinis approda nuovamente alla rete ammiraglia della Rai, conquistando la platea televisiva di “Tale e quale show”. Diplomato all’Accademia di Brera, il cantautore originario di Milano dichiara un grande amore per la chitarra, nato da bambino. Oggi, forte dei suoi quarantotto anni, vuole più che mai continuare a sorprendere il pubblico. Per divertire e divertirsi.

Davide, perché hai scelto la carriera artistica?

«Fin da bambino amavo cantare e portavo a letto con me una chitarra giocattolo. A sei anni ho iniziato a studiare chitarra classica e a scrivere canzoni. Da quel momento non mi sono più fermato.»

Che ruolo conferisci alla musica?

«È un ruolo fondamentale nella mia quotidianità, nella mia vita, nel mio modo di esprimermi. Ritengo che sia il 50% della mia esistenza, il resto lo divido nella salute e negli amori, senza tralasciare la famiglia e la fede.»

Cantante e presentatore, la creatività coinvolge la tua vita. Come definisci l’intrattenimento?

«Per me la creatività è tutto. Sono un grande ammiratore di Fiorello, lui è sicuramente ineguagliabile. Non ho le qualità e le sue doti, però mi piace l’ironia e sono molto propositivo. L’intrattenimento è pura magia, coinvolgendo le persone a seguirti per diverse ore, riuscendo a farle divertire e a stabilire un dialogo spassoso.»

… E il mondo dello spettacolo?

«Il mondo dello spettacolo è un quadro variopinto, un quadro astratto dove ci sono le situazioni belle e quelle brutte, come accade nella vita. D’altronde siamo tutti all’interno di uno stesso sistema. Cerco di seguire persone che riescono a dare emozioni, vibrazioni positive, autentiche. Questo è il parametro con cui scelgo i miei amici, con i quali provo a costruire dei progetti comuni.»

Nell’estate del 1999 riscuote un grandissimo successo la tua canzone “Troppo bella”. Quale significato attribuisci a quella melodia a distanza di vent’anni?

«Da quando cantai “Troppo bella”, la mia vita artistica cambiò in maniera positiva. È una canzone che ho scritto nel periodo scolastico, quando frequentavo l’Accademia di Brera. La musa ispiratrice fu una ragazza della quale mi innamorai e che immaginai di portare a cena, di condividere con lei momenti felici.»

Nel 2019, cosa si intravede all’orizzonte artistico di Davide De Marinis?

«È stato un anno bellissimo. Ora sono concentrato su “Tale e quale show”, però vorrei comunque proseguire con il mio tour. Per il 2020 vedremo quali sono i progetti più importanti da seguire…»

Coinvolgere per intrattenere è un modo artistico di comunicare. Preferisci cantare oppure sei più propenso a intrattenere durante uno spettacolo?

«Mi piacciono entrambi gli aspetti, perché l’espressione artistica non è frammentata ma è legata da un comune filo conduttore. Ci possono essere soltanto delle piccole sfumature. Le persone che mi incontrano per strada mi dicono che sono simpatico, questo apprezzamento mi rallegra moltissimo.»

Gli artisti devono comunicare, la creatività è fondamentale. C’è un argomento specifico che ti interessa particolarmente comunicare alle persone, al tuo pubblico?

«Sono molto concentrato sulla mia ultima canzone che si chiama “Naturale”. Mi piace il senso, perché nella vita bisogna essere naturali e sé stessi, per arrivare a coinvolgere altre persone in un modo semplice e diretto. Secondo me è un bel messaggio da ricordare.»

In un mondo caratterizzato sempre di più da relazioni virtuali in cui il coinvolgimento spesso risulta indiretto, come si può descrivere l’amore alle nuove generazioni?

«La società è in continua evoluzione, il cellulare sta cambiando i rapporti con le persone. Ma l’amore e l’affetto saranno sempre i protagonisti, perché sono la vita. Quindi, anche se i rapporti si possono trasformare in virtuali, alla fine si dovranno concretizzare in maniera reale. Per forza! O almeno lo spero.»

 

Francesco Fravolini

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