IL LINGUAGGIO UNIVERSALE DELL’AMORE SECONDO I THEGIORNALISTI

«Ci sono i desideri più semplici, le voglie più comuni – una casa al mare, abbracciare il cane, le cene – che sono le cose che mi fanno stare meglio. Love è tutto questo, o semplicemente tutto questo.»

“Love”, la parola più semplice e universale per esprimere un sentimento puro e genuino; l’amore raccontato attraverso la sensibilità artistica di Tommaso Paradiso, con un linguaggio di tutti i giorni, dentro un tempo presente. L’amore che, come il frontman dei Thegiornalisti, vive della naturale scissione in due anime: quella equilibrata, a tratti euforica, e la parte intima, malinconica, più personale; nasce con l’epicità dell’“Overture”, per lasciare spazio all’introspezione più profonda in “Dr. House”.

“Love” che incarna la voglia di evadere e la ricerca di un costante controllo; sorridere con gli amici e piangere al settimo piano di un hotel. L’universalità di un sentimento declinato nei singoli “Questa nostra stupida canzone d’amore”, “Felicità puttana”, “New York”, che riecheggeranno, il prossimo 7 settembre, al Circo Massimo di Roma, mentre il gruppo con oltre 200 milioni di stream su Spotify, ripercorre i suoi più grandi successi per stupire ancora una volta il proprio pubblico.

Un vero e proprio inno all’amore che la band di Tommaso Paradiso, Marco Antonio Musella e Marco Primavera presenta nei principali palazzetti italiani, con date già sold out!

Chiacchierare con Tommaso Paradiso significa avere la possibilità di confrontarsi in maniere semplice sull’universalità di arte e bellezza.

«La mia idea dell’arte, musica, pittura, cinema è che le opere debbano essere estremamente accessibili. Mi piace che l’arte sia di facile fruizione ma anche che porti un messaggio positivo, importante. Ecco, trasmettere bellezza al maggior numero di persone, questo cerco di fare.»

Trasmettere bellezza e positività attraverso la tua musica: canzoni che raccontano come i sentimenti siano l’antidoto migliore nei confronti di qualsiasi problema, disuguaglianza, cattiveria, grettezza e cinismo; canzoni che parlano d’“amore”.

«Ho voluto chiamare quest’album “Love”, che è la parola più semplice e universale che esista al mondo per esprimere un sentimento puro e genuino. Questo disco è dedicato a chi ama ma soprattutto a chi odia, con l’augurio che si torni prima o poi ai buoni sentimenti, alla semplicità, a un’educazione sentimentale, al rispetto per gli altri e per sé stessi.»

Un’educazione sentimentale, la tua, segnata dalla magia sognante del grande schermo, dal neorealismo di “Sciuscià” alle commedie all’italiana degli anni Settanta e Ottanta.

«Il cinema è la mia più grane passione. Sono proprio un nerd. È un tema centrale della mia vita e mi riporta alla mia infanzia, alle cene con mamma passate a guardare Fantozzi, De Sica e Verdone. Sono nomi che mi hanno formato e mi fanno stare bene.»

Sentirsi bene come quando si scrive, magari stando a casa, alla ricerca di quelle piccole certezze che rendono confortevolmente unica la propria intimità domestica.

«Le canzoni mi servono per stare meglio. Per me la scrittura è l’unica cosa pura e cristallina, il momento in cui sono solo con me stesso e sto bene. Nei testi di Love affiora spesso il bisogno di casa, la necessità delle piccole cose. Sono alla ricerca di necessità, non di sballo o euforia. Una bottiglia di vino, una cena con gli amici e sto bene.»

Secondo Oliver Wendell Holmes, “casa è quel luogo che i nostri piedi possono lasciare, ma non i nostri cuori”. Per me, Tommaso, è la Sicilia.

«La Sicilia è un’isola che mi fa sentire veramente attaccato alla terra. Ogni volta che ci torno mi sento un tutt’uno con il territorio, la natura, il mare, il cibo. Per me la Sicilia è vita e possiede una nota mistica e mediterranea inconfondibile e intramontabile.»

I colori, i profumi, il calore di una terra alla quale fare ritorno.

«La Sicilia è una terra alla quale sono molto legato e non è la prima volta che ci vado. Senza dubbio, alcune delle giornate più belle della mia vita le ho trascorse proprio alle Isole Eolie.»

Giornate dense, fibrillanti, euforiche come quelle della ripartenza primaverile del “Love tour”.

«Per questa ripartenza del tour alcune novità, a partire dai visual completamente nuovi e da un momento acustico più lungo. A non cambiare è l’atmosfera: una festa con il nostro pubblico, dove cantare, ballare, ridere e condividere momenti bellissimi insieme.»

Ciliegina sulla torta, per festeggiare i primi dieci anni del gruppo di Tommaso Paradiso & Co., sarà la data al Circo Massimo il prossimo 7 settembre: pollice in alto per i Thegiornalisti.

«Ho abitato sempre accanto allo stadio Olimpico, ma suonare lì mi sarebbe sembrato un po’ più impersonale, il Circo Massimo è un’altra cosa… Ci saranno sorprese, cercheremo di coinvolgere quelli con i quali abbiamo intrapreso parte del nostro percorso artistico, sarà una festa per i quasi dieci anni insieme. Saremo epici e, in qualche modo, sempre gli stessi.»

 

Gino Morabito

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