SANREMO 2019, QUASI SEMBRA IERI… ANZI NO

C’è che febbraio è il mese del “Come saprei”. Che, tradotto, per qualcuno sta per “saprei cambiare canale”, se solo la moglie gli permettesse di guardare “It” (Addams family per Addams family, tanto vale un bell’horror d’autore), che massimo alle 23:30 stai già facendo sogni d’oro.

In zona quarantena, poi, ci sta un minuto di silenzio per tutti quegli “Uomini soli” del “Festival – ma anche no”, segregati nel divano della cucina davanti all’Xbox, con le cuffie of course.

Tutta un’altra storia, invece, per quelli che “saprei indovinare il pezzo vincente – perché io ho l’orecchio – prendetemi tra la giuria – ho indovinato anche i Jalisse”. Che poi, “Per tutte le volte che” ci hai azzeccato, la canzone è rimasta in cima alla classifica giusto il tempo di capire che era “Bella da morire” e “Romantica” solo perché c’erano i fiori e farfalline varie – sì, quelle tatuate, non fate i finti tonti – che rallegravano il ritornello. Quest’anno, comunque, l’attesa è per il superospite dell’ultima ora, in stile “Se ci andranno, ci sarà un perché”.

 

Fatto sta che la settimana di Sanremo, da sempre, è fatta dei “I giorni dell’arcobaleno”, ché Nicola Di Bari ci aveva visto bene: il venredì tornano alla “Luce” i duetti, compresi quelli del, “Sarà quel che sarà”, ma io ci riprovo ancora. Niente più Big né Nuove Proposte, soltanto qualche escluso… della serie, sono stato eliminato per otto edizioni, ma scordatevi un “Addio… addio”, perché Si può dare di più sempre ( qui, per vincere, il trucco è sfoderare l’intramontabile “Se piangi, se ridi” nel bello della performance, che camuffa la stecca – causa – “Non hai – più- l’età”).

Intanto il pianista, già professore d’orchestra, ne approfitta un attimo per fumare, ché tanto al Festival qualcuno che dia l’attacco alla Patty vuoi che non si trovi?! “Nel blu dipinto di blu” si naviga a vista, tra un trio di conduttori che talvolta inciampano sul gobbo e un “dirottatore” artistico che se la canta e se la suona, e – alla faccia degli ascolti – invita anche Pippo. Dalla trincea delle prime file esperti giurano e spergiurano, il voto da casa va “Al di là” delle apparenze da Ariston (e like sui social).

Il conto alla rovescia sta per finire e calerà ancora il sipario su “Un grande amore e niente più”. Che Sanremo, alla fine, quello è da 69 anni. Quasi sembra ieri… anzi no.

 

Musica Intorno

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