Correva l’anno 2001: era il periodo di “Tre parole” di Valeria Rossi, dei tormentoni estivi che arrivavano, esplodevano e lasciavano alle loro spalle solo scie di polvere; Vasco Rossi svettava con “Siamo soli”, Raf con “Infinito”, entrambi già affermati come mostri sacri della musica. C’era abbastanza spazio per emergere nell’immenso mare musicale per le nuove leve?
E soprattutto c’era posto per un talento duraturo? La risposta la fornì un ventunenne originario di Latina, un certo Tiziano Ferro, che lanciava la bomba di “Xdono”, il suo singolo di esordio, anticipazione di “Rosso relativo”.
Un album tra il pop e l’r&b contemporaneo, con l’unica eccezione di “Imbranato”, una ballata che ha fatto sognare migliaia di adolescenti dell’epoca. Disco di platino in Italia, tre tra Messico, Spagna e Svizzera, ed altrettanti d’oro in Belgio, Francia e Turchia. Non male come esordio, se si pensa che – ad oggi – è il suo disco in assoluto ad aver venduto più copie.
Difficile uguagliare un successo così, penserete: forse sì, ma lui ci doveva almeno provare.
Dopo poco più di due anni pubblica “111”, un omaggio al “sé stesso del passato”, anticipato dal singolo “Xverso”, sulle orme ritmiche di “Xdono”.
Divenuto ormai idolo di giovani, il nostro Tiziano pensò bene di prestare “Sere nere” a Federico Moccia, come colonna sonora del film “Tre metri sopra il cielo”. Un album, “111”, premiato con un disco di diamante in Italia, uno di platino in Messico, tre d’oro in Argentina, Spagna e Svizzera.
Nel 2006, torna sulla scena musicale con “Nessuno è solo”, primo album a tagliare parzialmente i ponti con l’r&b e a segnare uno stretto contatto con il pop ed il soul. Contenente “Ti scatterò una foto”, colonna sonora del sequel di Moccia, “Ho voglia di te”, era ricco di sentimenti formato famiglia: da “Mio fratello”, dedicata al fratello Flavio, a “Già ti guarda Alice”, dedicata alla cugina molto più piccola di lui; vedeva il tocco di Biagio Antonacci in “Baciano le donne”. Tiziano, l’artista delle riconferme, anche in questa occasione guadagna un disco di diamanti in Italia, e due d’oro in Venezuela e Svizzera.
Lo stesso giorno della pubblicazione di “111”, ma nel 2008, esce “Alla mia età”, il quarto album. Ferro si avvale delle firme di alcuni dei più grandi cantanti italiani di sempre: Laura Pausini, co-autrice di “La paura non esiste”; Franco Battiato, di “Il tempo stesso”; Ivano Fossati, di “Indietro”. L’album “più di stampo soul” e “meno pop” (fatta eccezione per “Indietro” e “Il regalo più grande”), contenente brani molto significativi, come “Il sole esiste per tutti”, un’esortazione a ricordare che dopo il buio c’è sempre la luce. Arrivato primo nella classifica FIMI, viene certificato disco di diamante in Italia e d’oro, sia in Spagna che in Svizzera.
L’ennesimo successo arriva nel 2011, “L’amore è una cosa semplice”, primo album dai risvolti swing, con alcuni brani hip hop soul e neo soul, come “Hai delle isole negli occhi” e “La fine” (feat. Nesli). Guai a non vincere premi! E infatti fu subito disco di platino, oltre che “Miglior album” ai Wind Music Awards 2012.
Adesso c’era solo una cosa da fare: selezionare i maggiori successi e racchiuderli in uno scrigno per i posteri. Per “TZN – The best of Tiziano Ferro”, nel 2014, ci sono volute ben 36 canzoni: per l’esattezza 30 + 6 inediti: “Lo stadio”, “Incanto”, “Senza scappare mai più”, composte nello stesso anno; “Il vento”, “Sulla mia pelle”, “Quando ritornerai”, risalenti al periodo compreso tra il 1997 ed il 2000.
Addirittura nell’edizione deluxe erano presenti altri 25 brani, di cui 13 duetti con artisti internazionali. Certificato disco di platino in Italia.
Ed eccoci arrivati al presente e… al futuro prossimo: il 2 dicembre 2016 viene pubblicato il sesto capitolo del suo libro in musica e parole, “Il mestiere della vita”, anticipato da “Potremmo ritornare”, singolo che – in una sola settimana – conta oltre 3 milioni di views su YouTube.
Se questa è la premessa, non oso immaginare quale sarà il seguito… Certificato già terzo disco di platino, si scorgono all’interno degli inediti duetti. Noi di Musica Intorno vi segnaliamo “Il conforto”, con la Cantantessa per eccellenza, Carmen Consoli.
Nell’attesa di applaudirlo, come primo super ospite sul palco dell’Ariston, ci rendiamo conto – e probabilmente lo avevamo già capito – che “il mestiere della (sua) vita”, Tiziano Ferro, lo sa fare proprio bene.
Anna Gaia Cavallo
