OSANNA, NEW TROLLS, DELIRIUM: PROGRESSIVE SOPRA OGNI COSA

Di Giuseppe Scaravilli

I napoletani Osanna, attivi ancora oggi, conobbero il successo già con l’uscita del disco d’esordio L’uomo (1971), che vedeva in copertina una presentazione di Renzo Arbore, il quale li avrebbe anche portati in tivù per il brano Non sei vissuto mai. Arbore intervistò Elio D’Anna (flauto e sax) lasciandogli spiegare l’uso dei pedali, chiamati da Elio “cassettine”, impiegati per alterare il suono del suo strumento.

Sul primo disco la band compariva con lunghi costumi colorati e volti dipinti. Diversi videoclip furono realizzati, e i costumi venivano preparati dalla mamma del cantante Lino Vairetti, l’unico elemento della formazione sempre presente, dagli inizi ai giorni nostri. Nel 1972 uscì Preludio, tema, variazioni e canzona, con orchestrazioni del maestro Luis Bacalov, nonché colonna sonora del film Milano calibro 9, seguito dal capolavoro Palepoli (1973), ripreso nel 2015 con il titolo di Palepolitana. Oggi la band partenopea sta vivendo una seconda giovinezza, spesso con la partecipazione dell’ex VdGG David Jackson, sia sul palco che su disco: in uno dei dvd relativi al Prog exhibition di Roma 2010 David si scatena con loro in Theme one.

Luis Bacalov aveva già orchestrato il Concerto grosso per i New Trolls del 1971, per una riuscita combinazione tra musica rock e sinfonica, cui fecero seguito Ut (1972) e Concerto grosso n° 2 (1976), prima della svolta pop con l’album Aldebaran (1978), che includeva Quella carezza della sera, canzone di enorme successo ma lontanissima dai canoni del progressive rock. Il gruppo ligure ebbe come suo leader sempre il tastierista e cantante Vittorio De Scalzi, mentre la formazione cambiava di continuo, fino a scindersi in diversi gruppi che richiamavano nel proprio nome la ormai affermata sigla di New Trolls, eccetto il caso degli Ibis. Di quest’ultima band faceva parte anche Nico Di Palo, chitarra e voce dei primi “veri” New Trolls.

Egli è anche presente nel lungo brano Il sole nascerà, ripreso dalla Rai in occasione di una delle tappe della decima edizione del Cantagiro, tenutasi nel 1971 (la stessa che avrebbe visto i disordini di Milano, quando i Led Zeppelin parteciparono come ospiti all’evento). Durante questa performance Gianni Belleno si scatena a torso nudo in un assolo di batteria, mentre De Scalzi, con barba e lunghi capelli arruffati, suona anche il flauto, imitando un po’ Ian Anderson. Nel 1998 Nico Di Palo fu vittima di un gravissimo incidente stradale che lo costrinse a passare dalla chitarra alle tastiere: nell’occasione ricevette gli auguri di Phil Collins ed Eric Clapton.

I Delirium sfidarono la Pfm nel corso del programma Studio 10 della Rai il 14 maggio 1972: i primi eseguendo Dolce acqua e i secondi Impressioni di settembre, entrambe dal vivo e in versione ridotta. I Delirium avrebbero partecipato quello stesso anno al Festival di Sanremo (condotto da Mike Bongiorno) con il noto brano Jesahel, non incluso nell’album d’esordio.

Ivano Fossati lascerà poco dopo il gruppo, rimpiazzato al flauto da Martin Grice, con il quale verranno registrati Lo scemo e il villaggio (1972) e soprattutto il concept Viaggi negli arcipelaghi del tempo, sottovalutato capolavoro del 1974, accompagnato da una vera orchestra. I Delirium con Martin Grice sono attivi ancora oggi.

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