Se dici rock nudo e crudo, in Italia, dici Litfiba.
L’origine del gruppo, nato a Firenze nel 1980, si deve a Federico “Ghigo” Renzulli e Gianni Maroccolo, dediti inizialmente al genere punk, rock (di matrice anni ‘70) e new wave. Una new wave rock in grado di coniugare l’etnicità dei suoni mediterranei con le atmosfere dark anglofone.
Baciata dal successo, dovuto agli elementi grintosi del rock latineggiante e del pop-rock, negli anni Ottanta e Novanta, la band si scioglie nel 1999 e il frontman del gruppo, Piero Pelù, intraprende una carriera da solista.
Nel 2009 si annuncia una reunion e i Litfiba riprendono a fare musica insieme. Nel gennaio 2015 viene pubblicato un cofanetto dal titolo “Tetralogia degli elementi”, contenente tutti gli album della tetralogia (El Diablo del 1990, Terremoto del 1993, Spirito del 1994 e Mondi sommersi del 1997), oltre a un dvd comprendente un filmato inedito di una tappa del Terremoto tour 1993, insomma una vera chicca per i numerosi fans del gruppo. Ma le sorprese non finivano certamente lì.
Il 22 luglio 2016 viene comunicata l’uscita di un nuovo album inedito, prevista per l’11 novembre. La scelta della data, 11/11, non è stata casuale. Si tratta, infatti, dell’undicesimo disco firmato dalla coppia Pelù-Renzulli.
“Eutòpia”, questo il titolo del nuovo disco, chiude la trilogia degli stati (dopo la già citata tetralogia degli elementi e la trilogia del potere), iniziata con “Stato libero di Litfiba” (2010) e “Grande nazione” (2012).
Il nome Eutòpia richiama il regno delle utopie possibili, una «somma di tutte le democrazie del mondo che sono esempi positivi per il bene che c’è da fare, un manifesto, un titolo che racchiude il bel luogo possibile. Si sogna e si lotta per gli altri ma con impegno.»
Eutòpia è anche il nome del tour promozionale che i Litfiba effettueranno a partire dal 29 marzo a Padova e che continuerà a Milano (31 marzo), Roma (4 aprile), Firenze (7 aprile) e Acireale (13 aprile).
Un ritorno in grande stile, quello di Pelù e soci, pronti a stupire e a graffiare le incongruenze di una società sempre meno civile. Testi e musica taglienti ci riportano nella trincea dell’esaltazione e dell’impegno.
Eutòpia è il luogo per chi non si arrende mai.
«Queste mie parole sono artiglieria, per voi sarò come Davide con Golia.»
Bernardette La Rosa
