TORMENTONI CHE… TORMENTANO!

 

J-Ax e Fedez1_musicaintornoL’estate ha finalmente spalancato le sue porte e fanno ingresso una serie di brani appena usciti che si candidano a essere la colonna sonora delle nostre vacanze. Insomma parte quello che potremmo definire il toto-tormentone!

C’è chi li ama e c’è chi li odia!

 

 

Ma ogni anno puntuale arriva, apparentemente dal nulla, quel brano che per la sua melodia, il suo ritmo, il testo ed il fatto che lo ascolti dappertutto, ti entra nella testa e ne esce solo a settembre alle prime avvisaglie dell’autunno. Molti ascoltatori, ma anche addetti ai lavori, considerano i tormentoni estivi delle inutili canzonette, altri invece parlano di un vero e proprio fenomeno di costume. Una cosa è certa il tormentone estivo non passa mai inosservato.

Ma cosa fa di un brano un tormentone? Rispondere a questa domanda non è facile. Intanto deve trattarsi di un brano fresco e poco impegnativo, quindi melodie semplici e di facile memorizzazione, e testi altrettanto leggeri con ritornelli brevi fatti di poche frasi o meglio ancora di semplici vocali ripetute a tempo di musica; deve far ballare divertire e creare aggregazione. Questi alcuni dei principali ingredienti per costruire la canzone dell’estate. Poi c’è il ruolo dei mezzi di comunicazione che hanno la grande responsabilità della diffusione, spesso massiva, del brano.

SenzaRadio A&A_musicaintornoÈ innegabile che, più volte si ascolta una canzone, più essa ci entrerà in testa, ma per far nascere il vero e proprio tormentone è necessario che tutti facciano propria quella canzone, magari legandola ad un ricordo positivo o ad un avvenimento importante, o semplicemente ad uno stato di benessere che la canzone stessa contribuisce ad avere.

 

Il ruolo di chi sta dietro le quinte (radio, speaker ecc.) è allora molto delicato: da una quantità enorme di brani, che potenzialmente potrebbero diventare tormentoni, bisogna far emergere quello giusto, quello che per tutta l’estate sarà urlato a squarciagola da milioni di persone (salvo poi essere quasi dimenticato dopo 2 o 3 mesi…), quello che diventerà il tormento dei musicisti e degli ascoltatori “colti”.

Non ci sono vie di mezzo quando si parla di tormentoni: o li ami o li odi, ed anche questa loro dicotomia contribuisce ad alimentare un fenomeno che ogni estate si ripete. Una moda, quasi un bisogno che deriva anche da format, come lo era il Festivalbar che, come pochi festival, ci ha formato a questo tipo di bisogno. Complice anche la pubblicità, citiamo fra tutti gli spot della “Cornetto”, che ogni hanno associa il brand a un brano (quest’anno è la volta di J-Ax e Fedez) che creano un circolo vizioso, all’insegna del “Ti piace il cornetto? – No, lo mangio perché è figa la canzone” oppure “Ti piace la canzone? – No, la ascolto perché mi ricorda il cornetto che mi piace”.

Oggi altri programmi tentano di ripercorrere, non riuscendoci (a nostro avviso) questi random, ma dell’”effetto Festivalbar” rimane la conseguenza della “voglia di tormentone”. E noi, che della radio ne abbiamo fatto la nostra missione, all’insegna del “Vorrei ma non (posso) posto”, accontenteremo le masse non tralasciando le valide alternative che il panorama musicale offre.

Attendiamo dunque il prossimo tormentone, senza azzardare proposte che potrebbero poi rivelarsi false… sapendo che, terminata la loro gloriosa breve vita, finiranno nel dimenticatoio o peggio, si trasformano in balli sociali per far perdere peso!

 

 

Angelo Franzone e Andrea Lombardo in arte i “SenzaRadio

 

 

PDFStampa

Related posts