MARCO MENGONI, SUA MAESTÀ IL RE MATTO

Di Gino Morabito

“Re matto live” è il suo primo album dal vivo, pubblicato nel 2010. Dieci anni trascorsi all’insegna di primati, record di vendite e di permanenza in classifica, collaborazioni prestigiose, tournée oceaniche e show ad altissima concentrazione di pubblico.

La folla si accalca spasmodica, irrequieta, vicino alle transenne, mentre i servizi di sicurezza hanno il loro bel da fare per evitare incidenti. Un lampo di luce, una pausa e poi la folla esplode in un boato: ecco l’idolo è entrato sul palco. Marco Mengoni, una figura d’artista, tanto poliedrica e complessa, da rendere difficile e sicuramente mai completamente esaustiva una scelta di aggettivi per descriverla.

Un’estensione di ottave notevole, grazie alla quale il nostro “guerriero”, senza inutili virtuosismi, spazia, con estrema facilità ed equilibrata coerenza, dalle sonorità leggere, rock, pop, a quelle soul, funky e blues, senza per questo perdere quella leggerezza, dote preziosa, qualità dei grandi, che rende facile l’ascolto delle sue creazioni musicali. Signore e signori, sua maestà il Re matto.

Un cammino artistico che ci ha fatto conoscere Marco nel 2009. Mengoni è quasi inquietante nell’esecuzione di Psycho killer dei Talking Heads, elettrico in Helter skelter dei Beatles, intenso in Almeno tu nell’universo di Mia Martini. Il mercoledì 2 dicembre dello stesso anno, il cantautore vince la terza edizione di X Factor, un contratto da 300.000 euro con la Sony (compreso il diritto di partecipare alla successiva edizione del Festival di Sanremo) e l’inizio di un percorso complesso, fatto di una continua crescita dal punto di vista compositivo e stilistico, caratterizzata inoltre da un progressivo cambio di linea nella scelta di produttori, musicisti, autori; il tutto coadiuvato da un eccellente labor limae a regola d’arte. Dopo la vittoria del talent, pubblica l’EP di debutto “Dove si vola” (composto principalmente da cover), in cui è romantico, virtuoso, ma ancora piuttosto acerbo nei temi e nella performance vocale.

Il 17 febbraio 2010 esce “Re matto”, il secondo EP. Qui l’artista, grazie a brani come Credimi ancora (scelto per partecipare alla sessantesima edizione del Festival, dove arriva terzo), è invece istrionico, folle; malinconico In un giorno qualunque. Le tematiche affrontate riguardano il classico schema del canto d’amore, tipico della tradizione lirica italiana.

Il 27 settembre 2011, nel brano Come ti senti, tratto dal primo album “Solo 2.0”, il cantautore originario di Ronciglione dimostra un altro aspetto: una sottile vena ironica, che nel tempo si evolverà in una sfumatura malinconico-umoristica. L’EP vanta anche le collaborazioni con Dente e Neffa.

Dopo un periodo di silenzio di circa due anni, inizia, con il nuovo produttore Michele Canova Iorfida e una nuova squadra di autori, una fase di rinascita e consolidazione: il 19 marzo 2013 esce, infatti, il nuovo album “Pronto a correre”, dove l’artista è semplice e diretto. Segnaliamo, in particolare, L’essenziale (R. Casalino, F. De Benedittis, M. Mengoni), brano con cui partecipa e vince alla sessantatreesima edizione del Festival di Sanremo. Tra i brani da citare per gli artisti che partecipano al progetto: Bellissimo (G. Nannini e Pacifico), Pronto a correre (Mark Owen e altri; testo in it. M. Mengoni e Ermal Meta), La valle dei re (C. Cremonini), Spari nel deserto (I. Fossati).

 

Il 13 gennaio 2015 è la volta di “Parole in circolo”, da cui vengono tratti Esseri umani, dove l’autore è addirittura programmatico, e Guerriero (M. Mengoni, F. Zampaglione, M.C. Iorfida), un brano davvero intenso, un punto nodale, la summa dell’intero processo artistico di Mengoni, in cui l’artista è epico, profondo, empatico, emotivo nel trattare le tematiche sociali con una sensibilità straordinaria. Il brano Parole in circolo (Marco Mengoni, Rory Di Benedetto, Maurizio Musumeci) farà parte, invece, del quarto album in studio, “Le cose che non ho” (pubblicato il 4 dicembre 2015). Dal progetto discografico viene tratta la canzone Ti ho voluto bene veramente (M. Mengoni, F. Zampaglione), in cui abbiamo un Mengoni irrequieto e nostalgico, che può contare anche su Solo due satelliti scritta da Giuliano Sangiorgi.

Al termine del 2015 Marco Mengoni è risultato essere l’unico artista ad aver due album nelle prime dieci posizioni della classifica degli album più venduti dell’anno, ovvero quinto con “Parole in circolo” e ottavo con “Le cose che non ho”. È il primo artista italiano ad aver vinto il Best European Act agli MTV Europe Music Awards, premio conquistato nel 2010 e nuovamente nel 2015; nonché il primo artista italiano della storia ad esibirsi al Billboard Film & TV Music Conference di Los Angeles nel 2013. Inoltre è il primo artista italiano finalista come Worldwide Act agli MTV Europe Music Awards 2013.

 

A tre anni di distanza da “Le cose che non ho”, il 19 ottobre 2018 Marco Mengoni pubblica in contemporanea i singoli Voglio e Buona vita, che anticipano il quinto album in studio “Atlantico”, pubblicato per il 30 novembre successivo. Lo stesso 30 novembre esce il terzo singolo Hola (I say), in collaborazione con Tom Walker; il 5 aprile 2019 è la volta del quarto singolo, Muhammad Ali; il 14 ottobre dello stesso anno sua maestà il Re matto pubblica Duemila volte.

www.musicaintorno.it

PDFStampa

Related posts