LA MUSICA SECONDO MOBY

moby1_musicaintornoEsistono artisti che vivono per far soldi attraverso la musica e artisti che, invece, vivono per la musica.

È questo secondo caso ad interessare Richard Melville Hall, in arte Moby; pseudonimo originato dall’omaggio al celebre prozio Herman Melville, autore del romanzo Moby Dick.

Cantante, musicista e compositore, inizia la sua carriera come dj al club MARS di New York, imponendosi all’attenzione del pubblico per le sue performance techno. Datato 1990 è il suo primo disco Time’s Up, ma è l’uscita del quarto singolo, “Go” nel 1991, caratterizzato da una linea di basso ispirata a Twin Peaks di David Lynch, che gli conferisce la popolarità a livello mondiale.

Raggiungerà il successo planetario grazie all’album Play, con dodici milioni di copie vendute e singoli come: “Porcelain”, “Why Does My Heart Feel So Bad” e “Find My Baby” divenuti tutti hit mondiali, contraddistinti da un sound strepitoso in cui si riflette l’evoluzione della breakbeat techno anni ‘90.

moby2_musicaintornoNonostante gli inizi techno, la carriera di Moby è stata interessata dalla sperimentazione di generi differenti, quali la musica dance e il pop elettronico con accenti di rock, heavy metal e punk. I testi, meditativi e filosofici, si ispirano alle sue credenze religiose e alle scelte di vita attuate dall’artista come il veganismo.

Dopo qualche anno di silenzio, Moby ritorna sulle scene musicali con l’album These Systems Are Failing, nel quale parla delle problematiche attuali, politiche, antropologiche, comportamentali, senza porsi la preoccupazione di affrontare tour mondiali o promozioni.

L’album nasce, infatti, per volontà personale dell’artista, per il suo amore incondizionato verso la musica e verso le tematiche trattate nel disco: ambiente, religione, disparità tra Nord e Sud del mondo e l’importanza della musica come istinto, piacere per l’anima e ritorno all’infanzia. Chicca del nuovo album è il video cartoon di “Are You Lost In The World Like Me”, creato da Steve Cutts e ispirato alle illustrazioni di Max Fleischer, già disegnatore di Betty Boop, Superman e Popeye.

Grande osservatore del contesto che lo circonda e della personalità umana, sulla quale spesso si incentra la sua ricerca artistica, Moby non si propone come musicista immortale:

moby4_musicaintornoscopo principale della sua arte è quello di risvegliare le coscienze di chi lo ascolta, di rendere la musica strumento di conoscenza ma anche di guarigione del corpo e dello spirito.

L’immortalità di un’artista, infatti, non risiede nelle canzoni così come esse sono, ma nel messaggio che tali canzoni recano e che costituiscono la vera eredità di chi crea musica.

Un’arte, secondo Moby, nata per portare il pubblico ad un livello superiore di conoscenza.

Perché la conoscenza è libertà e la libertà riempie la vita.

 

 

Bernardette La Rosa

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