THE SEEDS OF LOVE, UNA DICHIARAZIONE D’AMORE SENZA TEMPO

 

A più di trent’anni dall’uscita, il terzo album di Tears for Fears, The seeds of love, ha assunto uno status quasi mitico, per la sua ambizione, la sua musicalità senza tempo e per il fatto che ci sono voluti più di quattro anni per registrarlo.

L’album continua a stupire gli appassionati di musica e gli audiofili di tutto il mondo per la sua profondità e pura audacia, motivo per cui non sembrano realmente passati tre decenni dalla pubblicazione.

Come ha dichiarato Roland Orzabal: «Di tutti i nostri album, probabilmente lo metterei al primo posto. Penso che abbia sorpreso molte persone, anche molti dei nostri colleghi.»

Curt Smith ha invece affermato: «I brani che mi piacevano allora, mi piacciono ancora adesso. Woman in chains, Badman’s song, Sowing the seeds of love e Advice for the young at heart sono ancora attualissimi, sono brani che suoniamo ancora oggi nei nostri concerti.»

Il box set super deluxe contiene quattro CD e un Blu-ray audio e racconta appieno la storia di come è nato questo straordinario album. Il box include 22 brani inediti tratti dalle demo session, jam live, registrazioni in studio ed una serie di b-side e rari mix. Tra gli highlight le versioni demo di Advice for the young at heart con Roland Orzabal voce solista e Rhythm of life, brano che non venne poi incluso in The seeds of love e donato ad Oleta Adams per il suo album Circle of one. Il Blu-ray contiene inoltre uno straordinario mix 5.1 dello realizzato da Steven Wilson.

Dopo le il grande successo di Songs from the big chair, le prime session di registrazione per The seeds of love ebbero inizio durante il tour della band nel 1985. Nel corso dei quattro anni successivi, Roland e Curt avrebbero lavorato con vari produttori, ingegneri del suono e diversi musicisti prima di decidere di produrre l’album da soli avvalendosi della collaborazione di Dave Bascombe, sound engineer di Songs from the big chair.

Un personaggio chiave nella realizzazione dell’album fu la pianista e cantante Oleta Adams, che Roland e Curt avevano casualmente conosciuto vedendola suonare nel bar del loro hotel in una tappa del tour del 1985. Oleta si unì alle session di registrazione all’inizio del 1988 insieme a musicisti di livello mondiale come il batterista Manu Katché e il bassista Pino Palladino; la Adams avrebbe poi avuto un ruolo importantissimo in canzoni come Woman in chains e Badman’s song. Queste session del 1988 sono forse i momenti inediti più affascinanti del cofanetto.

Queste jam furono incise nello studio londinese Townhouse ed il quarto disco contiene circa 30 minuti scelti da oltre 24 ore di live session in studio, esattamente come furono registrate all’epoca, complete di dialoghi tra i musicisti e senza alcuna sovraincisione. Queste jam includono versioni moltodiverse rispetto alle originali di Woman in chains, Badman’s song, Standing on the corner of the third world e Rhythm of life.

Sebbene il duo fu soddisfatto da queste session, ci volle un ulteriore anno di altre registrazioni, sovraincisioni, editing e missaggi, prima che il mix definitivo fosse terminato a New York nell’estate del 1989. Tutti gli sforzi necessari per la realizzazione di The seeds of love vennero sicuramente ripagati tanto che oggi è considerato un vero grande classico insieme ad album come Spirit of Eden dei Talk Talk. The seeds of love fu pubblicato negli anni ‘80, ma rimane tutt’altro che un “album degli anni ‘80”.

 

La redazione

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