Self/Deep out Records, 2016
Gian Luca Biasini, ossia Ex Novo, si presenta al pubblico innanzitutto come poliedrico ascoltatore di musica.
Attivo a Bologna, ci propone questo full lenght caratterizzato da un pop rock piuttosto originale. Basti pensare non tanto all’iniziale “Gennaio”, ma alle seguenti “Condividi” e “Frasi liquide”: testi leggeri e ritmi piuttosto slanciati.
La successiva “Why” è un azzardo electro-pop, cantato in inglese, d’estate “commerciale” e non lascia il segno. Con “Trenta” s’arriva alla track strumentale relativamente toccante. Invece “Vent’anni” si inabissa su un lessico easy (più Rimini che Bologna, sic!). “Noia” è un affresco pop, che cattura piedi e mani, testa e cuore, il nostro Ex Novo ad una visione compositiva leggera e d’impatto allo stesso modo.
“Gattophard” è invero il manifesto “d’intenti” di questo musicista, in cui si definisce il dato apolitico del disco, aderendo ad un’apatia generazionale nociva nella sua nothingness.
Sia chiaro, non pretendiamo nuovi chansonnier dai contenuti obbligatoriamente sociali, ma se si pone la questione, in questo caso, siamo più vicini all’eruzione post-eighty a la Cosmo, piuttosto che alla leggerezza impegnata de I Cani.
Seppur rischiando di lambire il banale e di risultare “innocuo”, il nostro Ex Novo si trova a proprio agio con la sua proposta pop.
Giandomenico Morabito
