NESSUNA UTILITÀ PRATICA, VIS ARTISTICA COME UN TRIP

Nicola Cereda, in arte Nic Marsél, vanta collaborazioni con Steve Wynn, Manuel Agnelli, Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Basile e tanti altri. Nessuna utilità pratica (Viceversa Records) è il suo secondo cd, che è prodotto da Paz De Fina ed è il successore di Playing with the ghost.

L’album ha inizio con la track Qualcosa in più, che possiamo definire un piccolo frame di cantautorato rock dalla spinta morfinica, il cui lato testuale è visionario.

La seconda traccia è Un treno, che si contorna di pura leggiadria acustica per parole di mera vividezza. La seguente Volo L.H. segnala il dato di fatto di una voce al di là del convenzionale senza che possa essere oggetto di facili rimandi, ancora per un testo immaginifico. Palomba! è nuovamente testimonianza di un songwriting maturo, che s’afferma per una versatilità compositiva degna di nota.

La mia pianura è l’ennesima cavalcata rock per un testo tanto ficcante quanto morboso. Dottor N.U.P emerge per un guitarism di sicura presa per palati alternativi, che si configura inoltre per un vocabolario ad effetto nel suo essere simbolico. Depressione padana si caratterizza come un ulteriore contributo di fertilità creativa di Marsél, tra note leggere ma non scontate.

 

Una canzone urgente dona una visione di cantautorato rock dalla fruibilità massima. Luce gialla ci fa planare su approdi autoriali originali con l’ormai assodata forma compositiva da ballad rock. Pulsar blues si decifra per uno stile “malato”, che può essere codificato liberamente nel moderno modo di scrittura musicale di qualche autore USA (Lanegan e dintorni).

Continuità certifica la sicumera con cui Marsél intende la sua visione estetica, offrendo varietà a questa raccolta di canzoni. La finale Ultimo giro di giostra è il corretto commiato di Nic, tra note dolorose che sorreggono un vocabolario solenne.

In conclusione, possiamo definire la vis artistica di Nic Marsél come un trip che c’incanta per un approccio “diverso” rispetto alla sovrapproduzione attuale, che vogliamo valorizzare per la sua autenticità.

 

Giandomenico Morabito

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