MI ERO PERSO IL CUORE, INTIMISMO ROCK DI CRISTIANO GODANO

 

Accompagnato da musicisti come Luca A. Rossi, Gianni Maroccolo e Simone Filippi, Cristiano Godano s’affaccia nella scena nazionale rock con la sua prima prova solista.

La parola d’ordine di questo lavoro discografico è intimismo. Un leitmotiv esistenzialistico dato da canzoni come La mia vincita e Sei sempre qui con me: binomio in cui l’artista piemontese sviscera una natura affabile sorretta da una strutturazione compositiva acustica agile.

Ti voglio dire conferma una visione gentile in cui la scrittura si sofferma sulle problematicità della vita. Com’è possibile ci offre uno slancio ritmico più spinto per un viaggio interiore intessuto di poesia.

Lamento del depresso infittisce l’affaire tra Godano e questa vita, stavolta attraverso il dramma di un Io tribolato: qui infatti il pathos aumenta a favore di un cantato versatile che lascia spazio ad uno sfogo finale con una voice off, significante la scissione dell’identità personale. Ciò che sarò io ci regala l’ennesimo quadro in cui Godano è suo agio con la sua chitarra acustica per un testo d’emotività incantevole.

Ho bisogno di te riaggiorna la poetica amorosa del nostro con l’aggiunta azzeccata di voci femminili e di un pianoforte dolente. Dietro le parole è un gioco che l’artista pone a sé, ossia quello dell’approccio alla sintesi creativa.

Padre e figlio si snoda lungo il dilemma di un rapporto discreto. Figlio e padre conclude questo piccolo binomio concettuale in cui il grado emotivo si qualifica nella sua caratterizzazione.

Panico preme sull’acceleratore di una rinnovata ritmica per una canzone che varia l’alchimia del disco. Nella natura ci riconduce nel dissidio di un Io che si perde, approssimandosi alle “onde” del destino con un cantato stranito. La finale Ma il cuore batte segna il dato scuro della caratura artistica di Godano, in cui l’influenza decadentistica ci dà il suo sfoggio.

 

In sintesi, “Mi ero perso il cuore” è un affresco musicale in cui Cristiano Godano sviscera con pacato estro la sua enorme capacità di comporre canzoni.

 

Giandomenico Morabito

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