LOVE AND RAIN, DANCEFLOOR TARGATO SAVAGE

La scelta musicale di Savage si basa su un easy listening d’accento elettronico d’estrazione Eighties. Certamente, per “Love and rain”, si tratta di una soluzione coraggiosa. Ma andiamo con ordine.

“Don’t say you leave me” è il brano d’apertura che consolida il dato di una visione electro diretta, così come la seguente “I love you”, che però si distingue per essere più melodica.

“Italodisco” (titolo programmatico!) non nasconde una propensione dance di Savage, al secolo Roberto Zanetti, che giova all’economia del cd. “Where is the freedom” si discosta dal lotto fin qui proposto, proponendosi come una buona hit. “Lonely night” è l’ennesima tessera di un mosaico electro maturo in cui il ritmo conquista a favore del dancefloor. “Remember me” assume i colori chiaroscurali dell’ennesimo episodio di buona fattura, senz’altro di derivazione ‘80s, decennio che Savage non vuole ignorare.

“Moon is falling” è una slow song tenue strappacuori. “In my dreams” determina il paradigma di Savage: elettronica pura che non sfigura nella classica forma canzone dance del decennio suddetto. “80 Musica” rappresenta un altro frame accessibile, confortato evidentemente da un ritornello che prende. “Alone” assume nuovamente le caratteristiche della pop song Ottanta. “Over the rainbow” spinge sull’acceleratore di un ritmo che può spadroneggiare in discoteca.

“Your eyes” è ancora “miele” per orecchie avvezze ad un ascolto leggero d’antan, che preserva il suo fascino. “I’m crazy for you” ci riconduce al dancefloor, segnalandosi per une snellezza compositiva sfavillante. La finale “Every second of my life” conferma la sicumera di Savage nella strutturazione di pop songs mature, che l’appassionato di genere non vorrebbe lasciar scadere nel pericolo della nostalgica didascalia. Per anime dance.

 

Giandomenico Morabito

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