LA SINFONIA DI HAMMOND

albert-hammond1_musicaintorno“Didn’t think before deciding what to do”. Dal 1972 ad oggi questo verso di “It never rains in Southern California” ci sembra aver dato ragione al cantautore Albert Hammond.

Artefice di una carriera strepitosa, che conta milioni di dischi venduti in tutto il mondo, anche per l’ultimo lavoro appena pubblicato il settantaduenne artista inglese deve non avere pensato più di due volte alla risposta da dare ai dirigenti della BMG che l’avevano contattato con l’intenzione di produrlo:

“lavorerò con voi ma solo se potrò realizzare le mie hits con un’orchestra sinfonica”.

21 ottobre 2016: In Symphony è l’album, lanciato in tutto il mondo, che contiene i suoi più noti successi rivisitati in chiave sinfonica. Insomma, quel che è da fare va fatto.

albert-hammond2_musicaintornoL’album, che scopriamo registrato dall’acclamato produttore e arrangiatore Rob Mathes (Sting, Carly Simon, Bruce Springsteen, i Tre Tenori) agli Abbey Road Studios con l’eleganza e la potenza emotiva di un’orchestra composta da elementi delle principali ensemble sinfoniche londinesi e della London Voices choir, è un gioiello di equilibrio, nel più classico ed elegante stile cantautorale.

12 tracce, concilianti con la nostra necessità di scovare bellezza, di segnalarla, sono interpretate senza mai un eccesso o pretese vocali da debuttanti, e ci emozionano dalla prima all’ultima.

Non abbiamo, per questo, intenzione di nascondere il nostro coinvolgimento quando penetriamo le pieghe della toccante “When I need you” o passeggiamo con la dolce “To all the girl I’ve loved”, omaggio all’amore per le donne, o, ancora, quando nel romantico medley tra “When you tell me that you love me” e “One moment in time” senza timone ci abbandoniamo tra le atmosfere care alla canzone americana.

In una carriera che dura da più di cinquant’anni, Albert Hammond ha saputo meritatamente collezionare affermazioni per sé e per altri celebri artisti, che in qualche modo vengono omaggiati da In Symphony: Leo Sayer, Diana Ross, Whitney Houston, Julio Iglesias, Aswad, Starship, The Hollies, per citarne alcuni.

albert-hammond3_musicaintornoConsci del fatto che un progetto di successi può peccare di prevedibilità, ci piace sorprenderci con le due tracce latine presenti nel disco. Rappresentano l’educazione bilingue dell’artista che, sebbene nativo di Londra, è originario di Gibilterra – territorio dal quale la famiglia venne evacuata nel periodo del secondo conflitto mondiale. “Alejete” è la versione spagnola di “Just Walk Away”, la sua canzone di successo per Celine Dion; “Estrellita” è, invece, un classico datato 1912 del repertorio messicano, senza dubbio il brano più originale della raccolta:

una versione disarmante deliziosa che mette a confronto il cantante in un duetto temporale con il sé stesso bambino, registrato al tempo in cui aveva otto anni.

Dal debutto dal vivo con una grande orchestra, Albert Hammond sarà in Germania e Svizzera per diverse date con l’Orchestra Sinfonica di Lipsia fino a tutto novembre. Partiamo.

 

 

Giuseppe Sanalitro

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