Roma, Bomporto (MO), Torino, Milano e finalmente tappa al Sud per i None Of Us.
15 luglio 2016: live @ Mind The MAB, Belpasso (CT)!
Ritorno effervescente nella scena rock nazionale per il combo catanese e la loro “Black foundation” .
Il disco inizia con “Bleeding in the ashes”, canzone folgorante caratterizzantesi in un muro di suono, che ben sorregge il cantato di Davide Mavica.
Stesso ragionamento è da pensare per la successiva “Getting over”, pezzo che conferma l’enfasi testuale di un Io in perenne dissidio. La terza canzone s’intitola “With open arms” e si struttura sull’asse chitarristico dell’affiatato duo Giacomo Iannaci/Filippo Basile, che riesce con pieno arbitrio tecnico a delineare i contorni di un rock alternativo, che non deve riferimenti a nessun’altra band in circolazione. La quarta track “To be brave” conferma l’alto tasso qualitativo dei None of Us: sound duro, sezione ritmica rocciosa ed una voce che si delinea bene ancora una volta per l’esaltazione di un testo doloroso, ma che alla fine lascia intravedere una luce.
Se dovessi scegliere un secondo singolo per promuovere “Black foundation”, opterei indubbiamente per “12 0’Clock High”: in questo caso la band spinge sull’acceleratore a livello ritmico, slanciandosi con un testo di facile presa, cantabile e mai banale.
L’ulteriore “Slow beat” tiene alto il livello compositivo: abrasività di marca None of Us, inconfondibile e determinante uno stile musicale tutto suo, che segna i confini del rock alternativo non solo nazionale, se per alternativa intendiamo l’evoluzione di un sound, che può ricavare le sue tracce a partire dalla seconda metà degli anni Novanta nel cosiddetto rock americano anti-mainstream. In questo contesto critico mi fa permanere l’altrettanto valida “Warm agreement”. Sia chiaro che voglio ribadire la convinzione che la musica di questa band non sia risucchiabile nei suoni di qualsiasi altro ensemble, innanzitutto se c’occupiamo di riffage. Dato che è positivamente attestato dalla canzone finale “A piece of you”.
I None of Us si sono distinti per la durezza della loro proposta musicale, per la grinta carismatica di un bassista di alto livello come Peppe Zuccarello, per la rocciosità geometrica del batterista Daniele Quaceci, per la più che significativa ambivalenza chitarristica tra Giacomo Iannaci e Filippo Basile ed infine per il giusto e trascinante protagonismo on stage del cantante Davide Mavica.
Vi ho incuriositi abbastanza? Venite a sentirli live, il 15 luglio, in occasione del Mind The M.A.B. al The Eight Horses Pub di Belpasso (CT). Rock emotions da vendere!
Giandomenico Morabito
