INEMURI, VIS ROMANTICA E SOGNO DI ROBERTA BARABINO

Di Giandomenico Morabito

Inemuri è il terzo capitolo discografico di Roberta Barabino. Si tratta di un corposo Ep che contiene cinque cover. Inemuri è un’espressione giapponese che significa “essere presenti mentre si dorme”. Scrive Roberta: «Ho rivisitato queste canzoni immaginando un sonno dal quale sono nate, come se potessi dare vita ad una loro dimensione eterea, embrionale. Sarebbe bello se chi ascolta potesse viaggiare tra sonno e veglia e, lasciandosi prendere per mano da tutti gli autori, attraversasse questi loro mondi che forse solo apparentemente sembrano lontani.»

L’Ep è prodotto da Mattia Cominotto che si occupa anche del synth. Procediamo con ordine. Il brano iniziale è Tu non lo sai, che è a firma di Bob Quadrelli (leader della band genovese Sensasciou), caratterizzandosi per un suono etereo di pianoforte ad opera di Francesca Sophie Giona, che sorregge la voce di Roberta per una testualità intimistica. I preti dormono si delinea su un docile tessuto acustico che svela un approccio tanto sinuoso quanto docile della voce della Nostra.

Soffio d’angelo è originariamente una canzone del livornese Bobo Rondelli. In questo caso, il pianoforte di Dejan Martinelli ed il violoncello di Jacopo Ristori offrono pennellate di note che segnano una vis romantica. Cara moglie è una track del milanese Ivan Della Mea, che si distingue dal resto del lotto per il suo significato sociale e politico.

La barrettiana Wined and dined varia la magia di questa piccola raccolta per il cantato in duo, basandosi quindi sul contributo di Roberta con l’aggiunta di Dejan Martinelli. Infine, Stand alone di Bob Marley è affidata al sapiente suono di chitarra e slide di Tristan Martinelli su cui la Barabino conferma il suo stato d’arte. Ennesimo bersaglio centrato per la Seltz Records!

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