IL TEMPO MIGLIORE ACUSTICO, IL VIAGGIO EMOZIONALE DI MAUTO

Di Giandomenico Morabito

Mauto pubblica Il tempo migliore acustico, proponendosi nella scena nazionale con una scelta musicale accessibile ma non ritrita. La caratterizzazione autoriale del nostro si materializza già nella prima canzone di questa raccolta, che è Al di là: un piano struggente che regge un testo intimistico. Déjà-vu continua a puntare sul suono del piano per parole intrise di semplice gentilezza. L’anima veleggia lungo i contorni di un sentimento coinvolgente.

Che cosa sono le nuvole è un viaggetto simbolico su un esistente discreto che vuole nutrirsi di speranza. L’Itaglia (Aida s’è persa) conferma innanzitutto il dato di una voce unica – quella di Mauto – che in questo brano esplicita riferimenti etici come Pasolini e Berlinguer, dipingendo un quadro di vita fervido. Il tempo migliore è una fotografia sul corso di un’esistenza.

Clemente è un quadretto riflessivo e sensibile su una stagione romana. Kalispera è un brano che si snoda lungo il percorso di un Io visionario. Le mani nel vento centra una costante testuale di Mauto, ossia quella di una persona che si pensa riflessa nella natura, soprattutto nel mare.

Ero un uomo è l’ennesima delicata descrizione di un’esperienza che è pura poesia tra le note del piano del nostro. Nero bianco e blu tratteggia la policromia che Mauto compone su questa vita. La stessa canzone è riproposta alla fine con Miranda Martino alla voce, in una versione che arricchisce l’episodio originario.

Concludiamo affermando che Mauto è un musicista dotato d’originale capacità di comporre canzoni, a cui non manca abilità testuale nel rendere in versi le emozioni dell’esistenza umana.

www.musicaintorno.it

PDFStampa

Related posts