GIOVANNI FERRARIO ALLIANCE – PLACES NAMES NUMBERS

 

giovanni-ferrario-alliance01_musicaintornoPlace names numbers di Giovanni Ferrario Alliance esce il 7 ottobre per WWNBB Collective.

L’etichetta, il cui acronimo significa “Noi non vorremmo mai essere noiosi”, ha colto nel segno, rilasciando un disco composto da 10 tracce, un numero che si sposa perfettamente ai grandi fantasisti, così come lo è la musica di Giovanni Ferrario Alliance.

Un luogo dove spaziano chitarre elettriche, bassi poderosi e melodie vocali.

Un grande mondo rock, che si avvicina molto al brit rock dell’ultimo decennio.

Produttore, musicista e autore, Giovanni ha lavorato alla realizzazione di numerosi album, sia in Italia, sia all’estero (tra gli altri ricordiamo quelli de Le Luci della Centrale Elettrica, PJ Harvey & John Parish, Scisma, Morgan, GuruBanana, Sepiatone, Hugo Race & The True Spirit).

giovanni-ferrario-alliance05_musicaintornoLa sua carriera musicale, iniziata negli anni ’80 con il progetto Views”; prosegue nella seconda metà dei ’90 con la fondazione dei Micevice, coi quali registra e produce tre album tra il 1998 e il 2004; mentre è del 2008 la pubblicazione dell’esordio solista dal titolo Headquarter delirium”.

L’ultimo nato proviene da una rosa di quasi trenta canzoni. Il turnover delle stesse è stato fatto in maniera magistrale e si “legge” sin dal primo ascolto la maturità stilistica cui è arrivato l’artista; l’esperienza musicale dello stesso d’altronde non è di certo da poco.

Il titolo dell’album “Places names numbers” descrive il disco in breve. Le tracce prendono spunto da luoghi (vedi Bristol), nomi e numeri, che – come dice lo stesso autore:

“mi prende la voglia di contare le volte in cui mi sono trovato in determinate situazioni, credo per il fatto che non amo ripetermi e Giovanni non si ripete nemmeno con questo disco, che si palesa pieno di contenuti diversi tra loro ma ben collegati.

giovanni-ferrario-alliance03_musicaintornoLa realizzazione di Places names numbers” è il risultato di una ricerca molto personale e dell’ottimo lavoro svolto insieme a un gruppo di musicisti poliedrici, da qui l’aggiunta di Allianceal nome del progetto, a rappresentare l’inizio di un nuovo percorso.

L’uscita dell’album è stata anticipato da “Costa” di Robert Wyatt, unica cover presente in un disco di pezzi inediti.

Brano molto apprezzato dallo stesso autore, che ha usato parole di stima nei confronti di Ferrario. Wyatt è un grandissimo artista poliedrico inglese che ha fatto parte dei Soft Machine, una popolare band di progressive rock, ispirandosi anche al jazz. È nato a Bristol. Sarà forse una coincidenza che anche la terza traccia del disco di Giovanni Ferrario Alliance si chiami proprio così!? Di certo l’influenza del brit rock si avverte fortemente.

“Where to go”, la quinta traccia, si apre con una voce effettata niente male, dolce e romantica, lontanamente nostalgica. La tastiera spezza l’atmosfera iniziale per vederla poi crescere e aprirsi con un bel giro di basso e con un elegante arpeggio di chitarra. Una delle più belle canzoni del disco.

 Un disco che vale la pena ascoltare, un prodotto per gli amanti dell’indie rock.

Sarebbe interessante sentire le stesse canzoni cantate dall’artista in un concerto acustico.

 

 

Marco Selvaggio

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