FORGOTTEN MEMORIES, MINIMAL MELANCONICO

Forgotten memories” è il secondo lavoro discografico di Federico Truzzi, chitarrista e compositore di Carpi (MO), classe 1983.

Pubblicato dall’etichetta Blue Spiral Records, il disco contiene quattro tracce dal sapore minimal, suonate da un quartetto d’archi, chitarre e pianoforte. La prima traccia, “Morae”, melanconica e struggente, si presenta all’ascoltatore declinando ogni strumento dell’ensamble. Sentiamo chiaramente la chitarra, il pianoforte poi il violoncello e a seguire viola e violini.

Un’autentica presentazione che chiarisce, nella sua estrema semplicità, quali saranno i protagonisti di questo lavoro.

Cinematografico invece è il secondo brano “Small memories”, che in quattro minuti rivela le vere doti del compositore. Il brano è ben orchestrato e non è difficile immaginarlo come colonna sonora di un film. Il protagonista questa volta è il pianoforte, accompagnato sapientemente dagli archi che lo seguono per quasi tutto il brano.

In un unico grande respiro si consuma “A light in the mirror”, poco più veloce e vivace, dal carattere ancora una volta melanconico. Unico brano di pianoforte solo. Interessante e dal sapore nordico, quasi irlandese, “Interlude for winter”, dove la chitarra sostiene un incantevole fraseggio fra gli archi, in una danza brevissima di appena due minuti, che lascia forse troppo presto le orecchie dell’ascoltatore.

L’album, breve e intenso, è solo un assaggio di quello che ci si può aspettare da Federico Truzzi, compositore che ha ancora tanto da dire. Idee eccellenti e registrazione curatissima ne fanno un ottimo prodotto, senza fronzoli e di facile ascolto.

 

Davide Agrò

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