COCCODRILLO BIANCO, LA VISIONE MUSICALE DI MARCO CIGNOLI

Di Giandomenico Morabito

Marco Cignoli si segnala nel panorama pop nazionale con questo cd che s’intitola Coccodrillo bianco. Il primo brano, Mi devo abituare, è ben ritmato e si configura nella sua freschezza leggera.

Cercala la notte s’aggrada di tenue fruibilità con la sua caratterizzazione melodica lieve. Invece scrivo canzoni è invece un flash electro-pop, che dà una spinta in più a questa selezione di tracks.

Tamburo (feat. Berdix) è un altro brillante esempio di composizione d’impatto senza scadere nel melenso, anzi arricchito da un inserto hip-hop credibile. Autunno centrale è una buona canzone che si può ascrivere a questo genere accessibile, che tanto piace ai suoi ascoltatori.

Menù kebab è un brano istrionico, ossia un lampo di verve giovanile. Bulgaria è una track tosta, infatti densa d’allegria non fine a sé stessa. Utopia ci lascia veleggiare verso lidi nuovamente pop, a favore di un’espressività accattivante d’impatto emozionale.

La finale, Che ca**o sto dicendo? (feat. Daniele Saibene), è una fotografia divertente sull’universo di quest’artista. In conclusione, confermo la bontà della visione musicale di Marco Cignoli che s’afferma per energia e tanta voglia di vincere l’appiattimento odierno.

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