AUT DE GAMME, POLIEDRICA IDEA COMPOSITIVA

Felice Briguglio aka Marsili s’avvale della produzione artistica di Cesare Basile per la sua nuova avventura musicale “Aut de gamme”, concluse quelle con i One eye dog, gli FLX e Mondo Terminal. Il cd è registrato presso lo studio Zen Arcade da Sebastiano D’Amico e dallo stesso Cesare Basile.

Aut de gamme propone un rock frivolo ed eclettico allo stesso tempo. Ventre molle ci regala un po’ d’atmosfere indie senza che possa incagliarsi nel facile rimando. Un buco nel niente è una track dal ritmo coinvolgente e ci sembra obbligatorio sottolinearne la pulizia di suono (una caratteristica che conforta tutto il cd).

Fine estate conferma il dato di un sound rock apprezzabile per un songwriting maturo e pieno di scintille emozionali. Una costante del disco è la voce di Marsili, assolutamente assorbita dalla sua poetica testuale pregnante. Domande impossibili ci offre un piccolo quadro esistenziale supportato dalla preminenza della chitarra di Felice ed in tal caso ricordiamo la line-up in cui figurano anche Giuseppe Schillaci, Rosario Tomarchio e Cesare Basile.

Fiore di diamante ci dà ancora ebbrezza eterea per una proposta rock che fa delle geometrie dell’ego marsiliano i suoi contorni. Tutto è cambiato non ci fa discostare dal giudizio di un’idea compositiva poliedrica, che si sottrae dal semplice ed aspro croonerismo. Grandi artisti della valigia nulla aggiunge e nulla toglie alla visione marsiliana di un’istantanea su questa vita, che può covare i suoi lati generazionali simbolici.

La finale Indiano o cowboy è l’apoteosi del “piccolo mondo moderno” del nostro, che si propone per originalità e finezza di suono come uno dei più credibili musicisti dell’attuale offerta rock nazionale.

 

Giandomenico Morabito

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