ATLAS, L’UNIVERSO CACCIAPAGLIA

atlas1_musicaintornoSebbene non ci riesca di riconoscergli l’antonomasia, per via di una panorama internazionale generoso, confermiamo che della sperimentazione musicale italiana degli ultimi quarant’anni Roberto Cacciapaglia è tra i rappresentanti più significativi.

Pochi suoi contemporanei sono stati, infatti, capaci di creare invenzioni audaci, perfettamente sospese tra elettronica e acustica, al livello e nel numero del compositore milanese.

Perciò, dopo il successo di Tree of life, non possiamo mancare il suo ritorno alle scene con il nuovo lavoro ricco di pagine e sfumature: Atlas.

Il titolo scelto per la raccolta di 28 brani, due CD nei quali è riassunta l’essenza di una carriera di successi, ad iniziare da Sonanze, traccia classe ’75, ci evoca immediatamente la dimensione spaziale, ad un tempo geografica, astronomica e, per estensione delle espressioni umane, anche musicale.

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La scelta dei titoli e la grafica del packaging ci confortano nell’intuizione: l’obiettivo sembra proprio quello di raccontare un universo fantastico, dalle geometrie essenziali e perfette: l’universo Cacciapaglia, insomma.

Sia chiaro che veniamo a considerare un’altra volta, e non potrebbe essere diversamente di fronte ad una collezione, questa musica lontana dai virtuosismi strumentali e dalle ricercatezze armoniche, perfino dall’accademismo della quale è stata figlia…

… se pensiamo al nostro come allievo di Bruno Bettinelli al Verdi di Milano – esperienze di semplificazione che ci riportano alla mente la tintinnabulazione di Arvo Pärt o ai lavori dell’altro celebre italiano Ludovico Einaudi, a sua volta allievo di un ciclope delle avanguardie, Berio.

In Atlas la tendenza d’insieme, forse talvolta leziosamente agghindata, è unicamente votata alla semplicità che contraddistingue un certo stile minimalista e che non riusciamo che a tradurre in un desiderio di immediato incanto e fascino previsto per la imprevedibilità dei sentimenti.

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L’ascolto conduce l’orecchio in quadri che quando, da un lato, le pennellate rendono rarefatti ed insondabili, dall’altro non mancano mai di essere chiari e definiti nelle trasparenze del colore asservito all’artista.

atlas4_musicaintornoLa purezza, dunque, contraddistingue la ri-creazione di Cacciapaglia, compresi gli inediti presenti, uno per disco, Reverse e Mirabilis, due magnifici vascelli governati dalla grandiosità dei mezzi orchestrali per altrettante nude profondità in cui vale la pena immergersi.

Bellissimo l’omaggio al compianto David Bowie.

Per nulla casuale se consideriamo la vocazione alla sperimentazione del britannico: una versione sognante di Starman in cui, sin dall’arpeggiare iniziale, ci sentiamo coinvolti nel ricordo di chi ha saputo scrivere una pagina fondamentale del rock.

Cercavamo una promessa mantenuta. L’abbiamo trovata nell’interezza del messaggio cui è stato dato un valore magico e strettamente legato al potere del suono.

All’uscita discografica seguirà una serie di concerti, nei quali un organico composto da pianoforte, archi, e postazione elettronica darà vita ad Atlas sui palchi dei teatri d’Italia e dell’estero. Partenza dall’11 gennaio 2017, Ivrea. A Mosca l’11 febbraio 2017.

 

 

Giuseppe Sanalitro

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