“@90”, BEPPE DETTORI CI RACCONTA IL SOUND DI UN’EPOCA IN FERMENTO

Il cantautorato leggero di Beppe Dettori, l’ex frontman dei Tazenda, è introdotto, nel suo “@90”, da un’ottima interpretazione di un classico di Ivan Graziani come “Monnalisa”.

A seguire, la conferma di una visione compositiva fresca è determinata in tracce come “Starò meglio” e “Mentre passa”.

“Sha la la” è ancora pop che denota l’estro frizzante di Dettori. “Fermi il tempo” è musica ariosa che non risulta banale nel suo concetto, bensì riflessiva e di convincente presa. “I’m fallin’ down” è una slow song dal tratto più riflessivo e sentimentale, cesellando diversamente l’economia di questa raccolta di canzoni.

“Sono uscito” ci offre un tocco rockeggiante quel tanto che basta per rendere godibile quest’altro frame di sicuro appeal. “Quando è ora di andare” è l’ennesima accelerata ritmica, segnata da un testo molto incoraggiante. “Mi piace stare qui” assicura nuovamente il talento di Beppe Dettori con una track pop ben strutturata.

“Rabbia e dolore” rappresenta un quadro ancora più pregnante rispetto alla scaletta fin qui proposta. “Tutto il veleno” è quel brano che non t’aspetteresti da Dettori, ma tant’è. La finale “Prendo quello che c’è” è in linea con l’impostazione stilistica del disco, suggellando quest’esperienza d’ascolto significativa che consigliamo positivamente.

 

Giandomenico Morabito

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