TANO E L’ORA D’ARIA, CANZONI D’AMORE E LIBERTÀ

“In questo disco canzoni d’amore e canzoni di libertà, canzoni colpevoli e canzoni innocenti”

Tano e l’Ora D’Aria (fuori il 25 settembre 2018) è un progetto che si distacca dal panorama indipendente, cui comunque appartiene, per la scelta di presentare un teatro-canzone, o meglio un cantautorato quasi recitativo… I musicisti si sono incontrati fra scuole di musica come il CPM di Mussida e il conservatorio;

i testi presentano particolare cura, sia nella scelta delle parole che nell’interpretazione (il cantante e autore, Tano Mongelli, viene dalla Scuola di teatro Paolo Grassi di Milano).
Le dodici tracce contenute nell’album omonimo sono state scritte in momenti diversi dal 2010 a oggi e sono solo una piccola parte del repertorio della band, ma sono state scelte perché più di altre potrebbero sembrare dodici uomini di età diverse e dalle diverse storie, costretti a trascorrere insieme nello stesso cortile la loro ora d’aria. Tutti con un ardente desiderio di libertà (o forse meglio di evasione) che per ognuno ha un significato diverso.

Pur non essendo un vero e proprio concept album, questo desiderio attraversa tutto il disco ed è raccontato superbamente anche dai disegni di Daniele Veleno in copertina e nel booklet: tante figure su uno sfondo sempre uguale, come tanti graffiti sullo stesso invalicabile muro o tanti tatuaggi sullo stesso detenuto.

Tano e l’Ora D’Aria nascono come piano d’evasione. Nascono dalle canzoni di Tano Mongelli, perquisite dal basso di Bruno Bassi, percosse dalla batteria di Lorenzo Attanasio e ricamate dal piano di Carlo Amleto Giammusso.

Il loro è un vasto repertorio di canzoni: licenziose, sfacciate e provocatorie ma anche languide, tragiche, grottesche ma tutte accomunate da una grande cura per la scelta delle parole. Canzoni ispirate, nel bene e nel male, dalla vita vissuta, dalla letteratura o solo da un’immaginazione problematica. Storie perlopiù senza una morale, che anzi sembrano contraddirsi tra loro perché hanno come unica regola la libertà di cambiare idea e di ridere di tutto.

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