AMEDEO MINGHI: LA BUSSOLA E IL CUORE. L’ORIENTAMENTO DI 50 ANNI DI CARRIERA

amedeo-minghi01_musicaintornoAmedeo Minghi: cantautore, compositore, arrangiatore, produttore. È considerato uno tra i nomi più rappresentativi nel panorama della musica italiana. In occasione dei 50 anni di carriera, pubblica il 14 ottobre per l’etichetta Sony Music La bussola e il cuore: un triplo cd con inediti, brani nuovi, successi rivisitati.

Il percorso artistico di Amedeo Minghi è iniziato alla fine degli anni ‘60. Un 45 giri di debutto, realizzato con la Dischi Ricordi nel 1966, dal titolo Alla fine, cover del brano The end (of the rainbow) portato al successo da Earl Grant. La data che, tuttavia, segna l’inizio della sua carriera è il 1976 – come lo stesso cantautore romano racconta – nel corso della conferenza di presentazione del nuovo progetto discografico. Pur riconoscendo che 1950 è la canzone “manifesto”, in realtà è L’immenso che gli ha permesso di ottenere “la patente di cantautore”. Brano che ebbe un notevole successo, di cui si contano oltre 15 versioni realizzate nel mondo, e con cui l’autore ha firmato il primo contratto discografico con la RCA.

amedeo-minghi02_musicaintornoCon La bussola e il cuore Amedeo Minghi, celebra i cinquant’anni di carriera.

Un lavoro articolato, fatto di selezione, riascolto, rivisitazione di brani inediti e di successo, raccolti in tre cd che portano ciascuno un nome: la bussola, il cuore e le mappe: “Tre satelliti in cui orbitano dimensioni e profondità della scrittura musicale, tre diverse luci che illuminano il percorso, come il filo che non abbiamo mai perso in cinquant’anni di vita artistica”. (dal comunicato stampa ufficiale).

Durante la presentazione alla stampa, l’artista, racconta del processo di creazione di questo lavoro che nasce in tutte le forme: brani in attesa, brani riscoperti. Alcune sono tracce, chiamate all’epoca “pronto ascolto” ossia, quelle che venivano realizzate prima dei provini, quando esisteva la “lacca” (un long playing che durava 20/30 ascolti). In alcune registrazioni è ancora possibile sentire i suoni originali (come quello del fruscio della puntina). Nonostante i programmi sofisticati esistenti oggi, non è stato infatti possibile eliminarlo del tutto. Elemento – a mio avviso – che non toglie, anzi dona sempre quel fascino di nostalgica bellezza.

Ne La bussola e il cuore ci sono anche provini che sono stati recuperati e riproposti in una differente veste come nel caso di Ti perdo e non vorrei brano che venne affidato a Rita Pavone, “cucito” su misura per l’ estensione vocale della cantante. Nella reinterpretazione per questo nuovo album, l’autore racconta di aver dovuto adattare la propria voce, quasi al falsetto. Un altro titolo da citare è Il coraggio di tornare, brano dei primi anni ‘70. Un inedito a tutti gli effetti, una vera riscoperta, scritto con Franco Califano, che Amedeo Minghi ama definire: “autentico poeta”.

Scopriamo inoltre che, tra le numerose canzoni presenti in questo triplo cd, ce n’è una, che ha alle spalle una storia particolare e curiosa. Si chiama Il gabbiano e la sirenetta. Un testo senza autore, scritto su un foglio ritrovato tra le carte, negli uffici di Vincenzo Micocci (produttore dell’epoca di diversi artisti). Una pagina quasi “volata nel vento”, che il cantautore romano, ha raccolto e deciso di musicare.

«Quando l’ho ascoltato – dichiara – ho detto: “questo devo metterlo”, non solo perché dà un segno preciso di come io vedo le cose, ma è anche il recuperare un certo modo di scrivere canzoni. Una testimonianza importante.»

Il capitolo del cuore contiene anche temi che riguardano il percorso di fede. Brani dai titoli emblematici: Non abbiate paura, Il cantico delle creature, Padre nostro, Le beatitudini.

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Amedeo Minghi ha partecipato a Sanremo diverse volte, sia come autore, sia come co-autore. Ha portato sul palco del Festival, oltre alla sua voce, artisti come Katia Ricciarelli, Mario Castelnuovo, Mietta. Per questo motivo, a chi gli chiede se parteciperà nuovamente, risponde con molta serenità: Abbiamo fatto tutto”.

Rimanendo in tema di festival della canzone italiana, non possiamo sicuramente dimenticare Vattene amore (scritta originariamente per Mina-Vanoni) con cui Mietta, ottenne il terzo posto alla kermesse canora. Una canzone, da sempre considerata “incompresa”di cui il cantautore romano, ci racconta un recente aneddoto a riguardo. In occasione, infatti, della sua partecipazione ad una manifestazione ad Albenga, dedicata a De André, il pubblico a fine concerto, non solo l’ha richiesta a gran voce, ma l’ha anche cantata.

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La realizzazione del ricco cofanetto de La bussola e il cuore (che contiene delle vere rarità… da scoprire durante l’ascolto) ha richiesto quasi due anni di lavoro. La finestra su questo nuovo progetto si è appena aperta, anche se Amedeo Minghi ammette di pensare già al futuro.

La presentazione live è fissata per il 5 dicembre al Teatro Brancaccio di Roma. A gennaio seguirà il tour teatrale.

 

 

Annalisa Belluco

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