A quelli che, metti che le temperature rigide – manco a dirlo – irrigidiscono (il Sud, poi, merita un capitolo a parte con il discorso neve effetto stupore – come faccio a fare – troppo bello – ma come esco – aspetto che smetta – sono commosso – “I bambini fanno O” e pure io).
E agli altri che, presa quasi sul personale l’uscita del “Il conforto” di Tiziano Ferro e Carmen Consoli…
… sono ancora aggrappati al vecchio “Non me lo so spiegare” che fa tanto giustificazione per lo strascico “malinconia – devo dimagrire – aspetto i soldi-lenticchia per iscrivermi in palestra”.
A quelli che “Vorrei soltanto credere a tutte le storie che mi racconto ancora” e a chi, dopo aver messo “Distratto” in un loop, si sente chiamato in causa – la comunicazione è che l’anno nuovo è già bello che cominciato e, con lui, pure i buoni propositi.
Quelli cercati sul sito figo degli aforismi e postati su Facebook il 31 dicembre, per fare il pieno di like e orgoglio da notifica “meritocratica”. Di sicuro, un modo per darsi la carica auto-convincente del tipo “Credimi ancora” (dopo gli obiettivi falliti dell’anno scorso) ma che poi, se dal diario del caro Zuck alla vita vera ti perdi “Strada facendo”, a trasformarli in un “Sono solo parole” ci stai un attimo.
Bocciato a pieni voti chi sta ancora col dito puntato su “Rewind” in stile Vasco – come dicono gli aforismi belli, via la roba vecchia e avanti quella nuova – c’è chi, per esempio, da “Liberi… liberi” è passato a “Una storia importante” e nel 2017 convolerà al “Ti sposerò perché”: qui l’augurio è che, in caso di voce della coscienza “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi”, meglio far scattare subito il vecchio “Sentimento pentimento” dei Neri per caso (il passaggio al “Please forgive me”, infatti, richiederebbe la lettura dei buoni propositi da parte del legale).
Sta poi per esplodere chi, archiviato il lamentino dance 2016 del “posto fisso- ma anche no” col ritornello “Che vita è?”, nel corrente anno solare giura di andare a Honolulu per dire al mondo “Oggi sono io” (pure se poi ti finisce a “Acqua e sale”, però hai 2000 followers su Instagram).
Intanto, il primo foglio del calendario è già lì lì per essere strappato, e qui ci sta un “E non hai visto ancora niente” di Jovanotti che ci azzecca sempre. In extremis, c’è sempre l’opzione “rileggere la lista e fare qualche modifica al post del 31 dicembre”. Che tanto, se lo cancelli, non se ne accorge nessuno. “Tranne te”…
Valentina Chisari