Il cantautore romano Marco Rò pubblica, per l’etichetta Romabbella Records, “A un passo da qui”, un album legato a un progetto di sensibilizzazione in collaborazione con Rainews24.
La title-track è pop leggero, impegnato, dedicato alla guerra in Siria. “Ale” non si discosta dal cliché easy listening: brano comunque pieno di luminosità. “C’era una volta” è acustica e rappresenta una visione ironica di uno spaccato italico delicatamente social. “Dune” (feat. Laura Tangherlini) conferma il dato leggero di questo disco: esistenzialità arrese al miele di questi giorni.
Il quinto tassello “Immagini a righe” (feat. Marco Righi) è ancora pop non banale sullo stato di vita di un prigioniero. “In blu” è un affresco dalle tinte ariose, che definisce i contorni dell’estetica musicale di Rò: pop a 360 gradi. “La lista” niente aggiunge e nulla toglie alla qualità del cd: pop fine, ispirato a dovere. “La scala mobile” continua col leitmotiv del facile ascolto, ma sostanzialmente godibile. “Mosca mon amour” (feat. Kira Franka) è (in tutti i sensi) un viaggio pop sul turismo sessuale e sulla “svendita” della nostra musica più commerciale in Est Europa.
“One step” è una gemma in inglese, che potrebbe prospettare scenari diversi per Rò. Ancora pop versatile per una track come “Paradosso”. La finale “Tutto quello che non sai” è una buona canzone d’amore.
Disco per appassionati di musica leggera italiana.
Giandomenico Morabito
