“UN GIORNO NUOVO” SUL PIANETA ALTERNATIVE SICK TAMBURO

Sick Tamburo 01_musicaintornoAttraverso l’etichetta discografica La Tempesta, è uscito un album di importanza strategica: “Un giorno nuovo” dei Sick Tamburo.

Il loro nome è, per forza di cose, associato ai potenti Prozac +, ma è bene discostare la mente dal passato e concentrarci sul presente di questa band che non sbaglia un colpo: a dimostrarlo ulteriormente sono le nove songs che compongono quest’opera. Prepariamoci a entrare in un mondo che poi così psichedelico non è!

La prima canzone è “Un giorno nuovo”, orecchiabile nella melodia e in un testo che non è stato messo in secondo piano, ottima per i live.

“Sei il mio demone” è, invece, molto diversa e densa di ambivalenza emotiva, in aggiunta a una certa dose di sensualità. “Oltre la collina” con il suo “Vieni via con me, non ci lasceremo mai” è l’emblema di un sogno, ricca di parole che vorremmo sentire dire da qualcuno a cui teniamo. “Perdo conoscenza” è un altro episodio orecchiabile e piacevole: nonostante si parli di un genere ben particolare, l’alternative, i Sick Tamburo sanno proporlo e suonarlo, senza appesantirlo con sonorità non necessarie. “Con prepotenza” è un brano in cui le chitarre si fanno notare con un sound rockeggiante e degli effetti ben studiati e inseriti nel contesto.

Sick Tamburo 02_musicaintorno“Dedicato a te” ha una bella voce femminile che accentua la sua rabbia, attraverso un’interpretazione da Oscar della musica! Anche qui le chitarre non stanno indietro, producendo un sound graffiante e deciso perfettamente in linea con le parole. “Meno male che ci sei tu” è un vero e proprio inno da rivolgere a chi amiamo, o comunque a qualcuno che ci è vicino; una traccia significativa. “Ad altro siamo pronti” ci piace perché è canzonatoria, ballabile (pogando), energica. Il disco si chiude con “La fine della chemio”, un pezzo di una profondità abissale, come già enuncia il titolo. Sebbene non apprezzo che si parli di temi tanto delicati nella musica, i Sick Tamburo hanno la grande capacità e il tatto di trattare l’argomento con la positività e la speranza che richiede; il testo toccante è dedicato a chi affronta quel calvario.

In sintesi, si tratta giusto di una breve analisi di quanto la band ha sviluppato nell’ultimo lavoro e, in realtà, ognuno di noi può apprezzarne aspetti diversi e coglierne il meglio. A mio parere, i Sick Tamburo sono ancora una volta riusciti a distaccarsi dal passato, creando una nuova identità, con rinnovate idee ed energia. Certo, gli anni di fatica e impegno si fanno sentire, ma sotto un’altra chiave di lettura chiamata esperienza.

“Un giorno nuovo” è pulito, sincero, diretto e potente; a tratti sentimentale e malinconico. Credo che nessuno possa restarne indifferente. Vi consiglio di segnarvi le date dei loro live e andare a vederli in concerto, non ci sono scuse!

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Nel frattempo, non perdetevi questa perla della scena alternative italiana.

 

 

Silvia C.

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