“OLTRE LE QUINTE”, LUCA BASH

Luca Bash 01_musicaintornoScritta e prodotta in due lingue (in inglese “Keys of mine”), la proposta autoriale di Luca Bash è inaugurata dalla title track iniziale “Dietro le quinte”: canzone segnata da una vena malinconica. “Giorni così” sottolinea un approccio soft alla scrittura musicale: pop di facile presa. “Il tuo domani” è musica leggera italiana tout court con l’aggiunta di una voce femminile.

“Cafè Paradiso” alza il tiro a livello ritmico e ci regala uno sprazzo easy listening comunque più articolato. “Tu non sai” non si discosta ancora una volta dalle ancore pop, pur non risultando scontata. “Come il sole” è un brano sorretto da una melodia tenue per un testo struggente e romantico. “Nu Shu” è una track che si basa su un’esistenzialità, tanto materiale quanto visionaria nel suo essere liberatoria. “Candide bugie” ci offre un’altra prova della versatilità di Luca Bash in ambito compositivo, beninteso nei territori di un pop che vuole sottrarsi alla banalità del già sentito.

Luca Bash 02_musicaintorno“Tre e non più tre” è un pezzo giocoso: pop-rock che preme sull’acceleratore per dare un gusto ulteriormente diverso al cd. “Dr. Hyde” gioca sull’altalena testuale di un Io velatamente combattuto e coglie nel segno. “Swing lover” è un’intrigante ballad acustica. “L’idiota” è ancora ludo pop-rock di cui mi piace considerare l’apporto dei fiati, che non appaiono solo in questa canzone. “Al posto mio” e “Per non dire no” confermano un approccio personale e viscerale alla musica da parte di Bash. La finale “Controtempo” ci regala l’ultima testimonianza dell’estro di quest’artista.

Pop multiforme per ascoltatori che non vogliono arrendersi al perenne melenso pop contemporaneo tricolore.

 

 

Giandomenico Morabito

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