UNA “MEDUSA” NE IL GIARDINO

Il Giardino 01_musicaintornoIl rock de Il Giardino configura nell’amore l’imperativo categorico della sua impostazione autoriale.

Canzoni come “Bel rumore”, “Cicatrici”, “Anemone” e la stessa “Medusa” ne confermano la netta impressione. Siamo nei dintorni di un rock che nulla deve a qualsivoglia riferimento nazionale, fermo restando che non si rischia più di tanto a livello compositivo, affidando la propria cifra stilistica a un chitarrismo rock di facile ascolto.

Inoltre, un brano come “Vaniglia” si caratterizza per la descrizione di una vita da “lovers”; un pezzo come “Non fare il punk!” accusa, attraverso le piccole mosse di un giovane ubriaco, una generazione stereotipata, non offrendone un’alternativa credibile e “Bambole di carta” sottolinea l’afasia di una generazione che non riesce a ribellarsi, ammesso che ne abbia la volontà.

Insomma, un disco che ricalca i giorni nostri, ossia quelli che giammai vorremmo vivere: l’amore melenso e la fine degli ideali.

 

 

Giandomenico Morabito

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