“GIOVANI EMOZIONI”, SFACCIATAMENTE SINCERE

Aria molto scanzonata per le “Giovani emozioni” di Ruggero de I Timidi, che, in pezzi come “La canzone dell’estate”, “Vibratore” e “La ballata dello scrittore triste”, vuole essere deliberatamente dissacrante e provocatorio.

Non c’è freno neanche in brani come come “All inclusive” e “Mettimi un cuscino in faccia ma amami”. Nell’economia di un cd che omaggia ironicamente il mondo degli anni ‘70-’80, “Mano amante mia” assume una sua rispettabile fisionomia.

“Fiore di scoglio” ci lascia ritornare nei perimetri della canzone demenziale. “Vecchi” mantiene un mero sarcasmo, dove spetta all’ascoltatore sancire la sua reale godibilità. La finale “Pianobar” è grandeur autoironica e ci sarebbe mancato altro. Prendere o lasciare.

 

Giandomenico Morabito

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